A Kinshasa Congresso internazionale della donna africana
Promuovere e sviluppare il ruolo delle donne africane nel mondo: questo l’obiettivo
del terzo congresso internazionale della donna di colore in corso in questi giorni
a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Per la prima volta l’incontro
si tiene in un Paese del continente. Nato da un’idea di Patricia Faro, di origine
camerunense e presidente dell’associazione ‘Africa femmes performantes’, la manifestazione
di quest’anno, alla quale partecipano oltre un migliaio di persone, è dedicata all’integrazione
delle donne nel processo di sviluppo economico e della cooperazione internazionale.
“Noi donne africane, sogniamo un’Africa in grado di sfruttare appieno le sue numerose
risorse agricole, minerali e soprattutto umane”. Marie Olive Lembe Kabila, moglie
del presidente congolese ha esortato le donne africane “a investire di più per migliorare
le proprie competenze”. Rivolgendosi a una platea di imprenditrici, intellettuali,
ministri e ‘first-ladies’ la signora Kabila ha detto che la presenza delle donne di
colore in diversi Paesi del mondo come conseguenza della schiavitù e dell’emigrazione
“rappresenta un’opportunità per la crescita economica e lo sviluppo globale dell’Africa”.
Durante l’incontro – rende noto l’agenzia Misna - si è anche sottolineato che le donne
“possono fare la differenza, mettendo l’etica prima, servendo la comunità e non solo
i legami, la famiglia, o il clan di appartenenza”. Possono favorire così lo sviluppo
democratico e sociale. La scorsa settimana, prima dell’apertura del congresso, una
delegazione di partecipanti al forum si è recato in visita a Goma, capitale del Nord
Kivu, ancora oggi teatro di conflitto, per testimoniare il sostegno alle donne vittime
di violenze e stupri. (A.L.)