Tavola della pace: dare voce a Betlemme soffocata dal muro
A pochi giorni dal Natale, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della
pace, lancia un appello per non dimenticare Betlemme. “La tradizione – afferma il
coordinatore le cui parole sono state riprese dal Sir - vuole che Gesù sia nato in
una grotta non lontano da Betlemme, oggi soffocata da un muro imponente e da una dura
occupazione militare che continua da oltre quattro decenni. I suoi abitanti, tutti,
bambini, donne, anziani, persone con disabilità, vivono in condizioni sempre più misere,
in una prigione a cielo aperto”. “La costruzione del muro e di nuovi insediamenti
israeliani, la sottrazione delle terre, le molteplici restrizioni fisiche e amministrative
hanno distrutto l’economia della città e provocato un grave deterioramento delle condizioni
di vita”. Da qui l’appello rivolto “ai giornalisti e responsabili dell’informazione”
per chiedere di “accendere i riflettori su Betlemme e mostrare cosa vuol dire nascere
e vivere oggi, nella città natale di Gesù”. “Non vi chiediamo analisi politiche –
aggiunge Flavio Lotti - ma di dare voce agli abitanti di quella piccola città, vittime
innocenti di una grande ingiustizia che il mondo non sembra voler sanare”. “Il Natale
– conclude - illumina le nostre città. Facciamo in modo che Betlemme non resti al
buio. Il buio più cupo è quello provocato dal silenzio di chi sceglie di non mostrare,
di nascondere, di coprire un grande cumulo di inutili sofferenze”. (A.L.)