2009-12-02 15:22:09

Nel Tamil Nadu “la festa della vita" promossa dai Guanelliani per i bambini disabili


Un appuntamento ormai tradizionale è “la festa della vita”, promossa dai guanelliani (Servi della carità, Opera don Guanella) a Talavadi, diocesi di Ooty, zona nord occidentale del Tamil Nadu, presso il centro diurno Nazareth Illam, che si prende cura di oltre 450 disabili, direttamente nelle loro case, disseminate in oltre 100 villaggi. Una giornata di giochi, preghiera e condivisione che vede da maggio la presenza di oltre 130 bambini in situazione di disagio: “E’ una gioia grande poter vedere insieme ragazzi, giovani, anziani ballare, cantare, giocare e pregare, guardando alla vita con rinnovata speranza e fiducia” spiega all'agenzia Fides il direttore del centro, Fr. Joseph. Domenica scorsa si è svolto l'incontro previsto per il mese di novembre: una giornata iniziata con la preghiera, poi a seguire tanti giochi ed un pasto semplice: riso, sambar e un frutto. "Il piatto, quando sono tanti, è una semplice foglia di banano - spiega Fr. Luigi De Giambattista", Superiore provinciale. “Vengono tutti per stare insieme apprezzando i reciproci talenti, i doni e le attitudini che ognuno di loro possiede. I bambini poi sono accolti senza distinzione di casta, colore, credo, diversa abilità” aggiunge. I guanelliani a Talavadi sono presenti dal 28 maggio scorso. Hanno ricevuto dalla diocesi la richiesta di provvedere al piccolo centro. Portano medicine, conforto e alcune indicazioni su come prestare le prime cure riabilitative. Insieme ai due sacerdoti che risiedono nel centro, un’assistente sociale e a volte un medico, vanno di villaggio in villaggio. “Urgono fisioterapisti” spiega don Piero Lippoli, segretario generale dell'Opera e responsabile delle missioni guanelliane in Asia, rientrato in questi giorni dall’India. “E’ nostra intenzione lanciare al più presto una proposta di esperienza missionaria a tanti giovani fisioterapisti che studiano in Italia, perchè possano proprio a Thalavadi, accompagnare i sacerdoti nei villaggi ed insegnare ad esempio alle mamme come praticare un massaggio al figlio disabile, per una cura costante e non solo occasionale”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.