2009-12-02 15:21:38

Mons. Menamparampil rilancia l’impegno della Chiesa per la pace nell’Assam


Mons. Thomas Menamparampil, arcivescovo di Guwahati, ha rivolto alla popolazione del turbolento Stato dell’Assam un “Messaggio di pace in preparazione del Natale”. Egli parla ad una regione segnata da ininterrotti scontri etnici e da attentati terroristici che continuano a mietere vittime. In questo scenario drammatico mons. Menamparampil ed il suo Joint Peace Team of North-east India sono impegnati da 13 anni nei negoziati di pace tra movimenti radicali, gruppi tribali e comunità etniche o religiose. A partire dal suo lavoro e davanti agli ultimi attentati che hanno insanguinato la regione il presule è convinto più che mai che non si deve “imporre la pace” né fermarsi alla mera “condanna”, ma bisogna “diffondere la speranza” e “infondere il respiro della pace”. “Quando Gesù ha detto ‘la pace sia con voi’ - afferma mons. Menamparampil nel testo citato da AsiaNews – le truppe romane percorrevano il mondo occidentale imponendo la loro idea di pace”. Oggi come allora “la storia di ripete” ed è vivo il rischio di attuare con la forza pace e giustizia. In tal modo “il potere più forte impone le sue condizioni al più debole, le comunità più imponenti prevalgono su quelle più fragili, sulle minoranze etniche e religiose”. L’Assam è un esempio di queste dinamiche di forza che per il prelato non fanno altro che “aumentare le tensioni”. Il vescovo di Guwahati non accetta nemmeno la logica della mera condanna con cui spesso si reagisce agli episodi di violenza. “Se condanno qualcuno – dice il presule - significa che gli giro le spalle, lo rifiuto, e non posso parlare più con lui”, mentre ciò che serve è il dialogo, l’impegno a “risvegliare alla vita la sua sensibilità umana”. La Chiesa non si propone come “mediatrice”, “soggetto politico” o “propagandistico”, ma come portatrice di un messaggio di pace che supera le barriere. “Noi cerchiamo solo di creare un clima favorevole - dice il vescovo - di costruire mutuo rispetto, rimuovere i pregiudizi”. Il lavoro pacificatore della Chiesa trova dunque la sua forza nella certezza portata al mondo da Cristo. Per questo, infine, il vescovo di Guwahati pone i cristiani davanti ad una scelta. “Volete essere portatori di questa pace per il resto dell’umanità? Natale è un’occasione per fare la vostra scelta. Scegliete Cristo e diventate portatori della pace che lui dona”. (M.G.)







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