2009-12-02 15:25:20

Incontro tra vescovi giapponesi e coreani nel nome del cardinale Kim


“Ringrazio tutti, vi amo tutti”: queste parole, pronunciate prima di morire dal cardinale Stefano Kim Sou Hwan, sono anche il titolo del documentario proiettato durante l’incontro, tenutosi lo scorso 17 novembre ad Osaka, in Giappone, tra vescovi nipponici e presuli sudcoreani. L’incontro è stato un’occasione per analizzare le relazioni tra Giappone e Corea. Per molti anni diversi giornalisti hanno usato l’espressione “vicine-lontane”: vicine per la geografia, lontane per la storia e per le ferite inferte dal Giappone alla penisola coreana durante il XIX e il XX secolo. Ma per il cuore del cardinale Stefano Kim Sou Hwan, deceduto il 6 febbraio del 2009, sono sempre state “vicine-vicine”. Il porporato, già arcivescovo di Seoul, si è anche impegnato perché le ferite fossero sanate. Nato sotto la dominazione giapponese (1910-1945) il cardinale Stefano Kim ha trascorso gli anni della giovinezza in Giappone. Ritornato in Corea – ricorda l’agenzia AsiaNews - è stato ordinato sacerdote. Nel 1968, a 46 anni, è stato nominato arcivescovo di Seoul. E’ stato anche il primo cardinale coreano. In Giappone vivono attualmente oltre 600 mila coreani. Si tratta soprattutto di coreani costretti a trasferirsi in Giappone durante il periodo della colonizzazione della penisola. Altri sono arrivati nel periodo del dopoguerra. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.