2009-12-02 15:25:14

I vescovi di Burundi, Rwanda e Congo riflettono su pace e giustizia


Un’iniziativa congiunta per la pace, la giustizia e la riconciliazione nei Paesi dei Grandi Laghi e un riconoscimento ai missionari martiri per l’opera svolta da decenni in Burundi, Rwanda e Repubblica Democratica del Congo: sono questi i punti salienti evocati durante la messa di apertura della celebrazione del cinquantenario delle Conferenze episcopali nei tre Paesi africani e del ‘giubileo d’argento’ dell’Associazione delle conferenze episcopali dell’Africa centrale (Aceac), creata nel 1984. Dopo la messa di apertura, celebrata lunedì scorso nella parrocchia San Giuseppe di Kalamu a Kinshasa, si è aperto un colloquio di tre giorni sul tema “autonomia e collaborazione tra le Chiese dell’Aceac” all’Università cattolica di Kinshasa. L’obiettivo – riferisce la Misna – è di valutare il livello di maturità delle Chiese della regione e mettere a punto nuove forme di collaborazione per il futuro. Dopo una nascita difficile e dolorosa, la Chiesa del Burundi è oggi “adulta, in forte crescita e molto attiva”, ha detto mons. Venant Bacinoni, vescovo di Bururi, ricordando un percorso lungo 110 anni. I padri sinodali dei tre Paesi, rifletteranno, in particolare, sui modi di trasmettere i ‘frutti’ del Sinodo sull’Africa tenutosi ad ottobre”. L’appuntamento è centrale per tradurre in azioni le proposte formulate in Vaticano, in particolare in merito alle questioni di pace, riconciliazione e giustizia che le Chiese dell’Africa centrale devono affrontare. Domani 3 dicembre, giorno dell’anniversario della fondazione dell’Aceac, verrà posta la prima pietra dell’Istituto panafricano per l’insegnamento della dottrina sociale negli edifici dell’Università cattolica del Congo (Ucc) a Monte-Ngafula. Sabato, infine, si svolgerà l'Assemblea Generale dell'Aceac. Dopo un processione, una messa solenne nello stadio dei Martiri, il 7 dicembre, concluderà i lavori delle Chiese dei Grandi Laghi. (A.L.)







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