Un gruppo composto da estremisti indù ha attaccato di nuovo una chiesa cristiana.
A farne le spese, questa volta, è stata la Church of South India di Sulur, quartiere
periferico di Coimbatore, nello Stato meridionale del Tamil Nadu. Gli assalitori hanno
colpito ieri: dopo aver distrutto le vetrate dell’edificio, hanno lanciato pietre
all’interno. Subito dopo gli scontri, è stata trovata nei pressi della chiesa una
borsa piena di petrolio, diesel e pezzi di cotone: evidentemente, l’intento era quello
di bruciare il luogo di culto. I leader cristiani locali credono che lo scopo sia
quello di creare il panico fra i non indù che vivono nella zona. Sajan Gorge, presidente
nazionale del Consiglio globale dei cristiani indiani, dice ad AsiaNews: “L’attacco
è il terzo avvenuto nello Stato in due giorni. Domenica scorsa, una bomba ha distrutto
i muri della chiesa di Thammathukonam”. Lo stesso giorno, “dei fondamentalisti hanno
attaccato la chiesa di Konamkade, dove hanno dissacrato la statua di san Francesco
Saverio proprio mentre la congregazione locale si era riunita per una processione
in vista dell’Avvento. Questi attacchi contro la minoranza cristiana rappresentano
una vergogna per l’anima secolare della nazione indiana. I cristiani vivono in pace
e vogliono la pace: questi episodi devono spingere le autorità a fornire sicurezza
e garantire la libertà di culto”. (R.P.)