La dignità umana nel nascere e nel morire: convegno a Milano promosso dai medici cattolici
L’Associazione Medici Cattolici Italiani (Amci) ha promosso questa mattina a Milano
un Convegno sul tema “La dignità umana nel nascere e nel morire”. Il cardinale arcivescovo
di Milano Dionigi Tettamanzi ha fatto pervenire il suo saluto ai partecipanti, il
cardinale Carlo Maria Martini ha inviato un messaggio. Da Milano il servizio di Fabio
Brenna:
Il nascere
e il morire sono due momenti decisivi dell’esistenza, su cui si condensano moltissimi
interrogativi. Come ha scritto il cardinale Carlo Maria Martini ai partecipanti al
convegno milanese, la scienza, con le sue applicazioni prodigiose, ha complicato i
problemi. Nascere e morire sono due frontiere – così le ha definite mons.
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura -
che non possono essere ricondotte al meccanismo della ricerca medica, delle analisi
psicologiche o sociologiche, dell’opinione soltanto immediata della persona e del
mondo. Su queste due frontiere è necessario andare oltre verso l’eternità cui rimandano:
“Da
un lato, certo, bisogna riconoscere che bisognerà studiare veramente fino a che punto
è legittimo, e quali itinerari, quali protocolli, si devono determinare, per intervenire
su quella materialità che l’uomo ha. Ma, dall’altra parte, bisogna che il medico,
lo scienziato, il tecnico, continuino anche ad ascoltare quello che ha sempre detto
la filosofia, la grande filosofia nei secoli e la grande teologia, anche se usa un
linguaggio completamente diverso, una coerenza razionale differente rispetto alla
sua. Ed è per questo che, allora, scatta anche il problema delle interrogazioni, che
il moralista deve porre, che il teologo pone, e i limiti che anche le grandi religioni,
non solo la religione cattolica, pongono al puro e semplice operare al primo livello”.
Neonatologi,
medici, moralisti si sono confrontati quindi sugli interventi esterni alla persona
che oscillano fra le buone pratiche per il diritto alla vita, le cure nel rispetto
della dignità della persona fino al limite dell’accanimento terapeutico. Dilemmi etici
si pongono di fronte alla persona che non può prendere decisioni coscienti. Dilemmi
etici che – ha detto nel suo intervento il filosofo Massimo Cacciari - nessuna legge
potrà mai sciogliere.