Bolivia: dalla plenaria dei vescovi l’invito a “costruire insieme il Paese”
‘Camminiamo nella speranza!’: s’intitola così il documento finale in cui è contenuto
il “messaggio al popolo di Dio” della Conferenza episcopale boliviana al termine della
88esima assemblea plenaria tenutasi a Cochabamba dal 20 al 25 novembre scorsi. Come
riportato dall’Osservatore Romano, la povertà come problema strutturale del Paese,
il traffico della droga e i suoi effetti disastrosi sulla società e la gioventù, le
divisioni interne fondate su motivi ideologici, sono le principali fonti di preoccupazione
per i vescovi boliviani che auspicano una maggiore solidarietà con i poveri e i sofferenti.
A questo e all’obiettivo della costruzione di una Bolivia unita, i presuli spronano
i fedeli e i politici in vista anche dell’appuntamento elettorale del 6 dicembre prossimo,
che richiamerà alle urne circa 5,1 milioni di elettori. Il cardinale Julio Terrazas
Sandoval, arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra, infatti, ha invitato tutti a una
“partecipazione responsabile” e all’esercizio di una “critica costruttiva” nei confronti
dei programmi elettorali e dell’adeguatezza dei candidati. Ai politici i vescovi si
rivolgono con la richiesta di sentirsi davvero rappresentativi di tutto il popolo
boliviano, soprattutto dei più poveri e dei più deboli, “nella ricerca di soluzioni
per garantire le istituzioni e la democrazia per mezzo del dialogo, del consenso e
della capacità di lavorare insieme”. I presuli auspicano che si vada oltre “le differenze
culturali e regionali” per trovare una soluzione duratura alla crisi del sistema giudiziario,
alla crescita della criminalità, al clima d’insicurezza, agli abusi sessuali sui minori,
al poco rispetto per la vita e al generale deterioramento dei rapporti sociali. In
questo tempo d’Avvento si rinnova l’invito a una “conversione del cuore” con cui vivere
quella “missione permanente” grazie alla quale la Chiesa boliviana porta a tutti la
novità del Vangelo. (R.B.)