“Guardando il futuro con speranza”: documento della Plenaria dei vescovi in Bolivia
“Guardando il futuro con speranza”, intitolano i vescovi della Bolivia la dichiarazione
conclusiva della loro Assemblea plenaria, che ha chiuso i lavori ieri dopo aver ultimato
la fase di ristrutturazione della pastorale e l’elezione delle nuove autorità che
continueranno ad essere presiedute dall’arcivescovo di Santa Cruz, cardinale Julio
Terrazas. Nel documento i presuli affrontano anzitutto l’attuale condizione nazionale,
in particolare le prossime elezioni generali per il rinnovo di tutte le più altre
cariche, che si eleggono con il voto popolare, come si legge nelle disposizioni transitorie
della nuova Costituzione in vigore da pochi mesi. I vescovi si augurano che questo
delicato momento sia “vissuto come una festa democratica” e ribadendo prese di posizioni
precedenti chiamano alla più ampia partecipazione cittadina, al rispetto assoluto
della libertà e della coscienza di ogni elettore, e alla centralità del bene comune.
In particolare scrivono: “Siamo fiduciosi sul fatto che non ci saranno frodi che oscurino
il processo com’è accaduto in passato, ne vi sarà alcun tipo di coercizione sulle
persone e sui mass-media, né minacce, né bugie. Tutto ciò - aggiungono - è necessario
per celebrare insieme una vera festa democratica”. I presuli riflettono sul significato
dell’Avvento “tempo propizio per la purificazione e la ricerca della comunione” e
ricordano inoltre l’Anno sacerdotale in corso, che come ha detto il Papa è anche un
invito a vivere “in profondità la vocazione del Battesimo”. La dichiarazione dell’episcopato
boliviano dedica anche un ampio spazio alla Missione permanente, che era uno dei temi
dell’agenda di lavoro. Questa Missione, scrivono i presuli, “serve per rivitalizzare
la nostra Chiesa affinché sia in grado di rispondere di più, e sempre meglio, alla
costruzione del Regno. Nello spirito profondo della Missione permanente, che “ci invita
a tener presente in ogni istante il bisogno della conversione e della speranza gioiosa
nella venuta del Signore, abbiamo revisionato a fondo le nostre strutture per servire
il Popolo di Dio”. Al tempo stesso i vescovi osservano che i cambiamenti in corso
della pastorale e della medesima Conferenza episcopale “vogliono essere una risposta
all’impegno evangelizzatore, alla comunione ecclesiale e alla promozione umana per
realizzare così il messaggio e il mandato del Signore”. I vescovi boliviani si congedano
fiduciosi nel futuro del Paese e rinnovano la loro esortazione a tutti perché sia
costruita una “società più giusta, libera e solidale, ma anche unita nella diversità
delle sue tradizioni culturali e regionali”. Infine, i presuli, ricordano il grande
patrimonio della “profonda religiosità del popolo che si esprime in una sempre maggiore
apertura verso Dio e la sua volontà realtà che dà vita ai valori umani e cristiani,
che permettono di trascendere il semplice materialismo della vita”.( A cura diL. Badilla)