2009-11-26 15:59:06

L’Unione Mondiale di Organizzazioni Femminili Cattoliche in campo contro la Convenzione Onu


Rappresentanti di organizzazioni cattoliche di donne di 25 Paesi hanno espresso al Segretario Generale dell'ONU il proprio rifiuto della convenzione dell'organismo internazionale contro la discriminazione femminile. Il presidente dell'Unione Mondiale di Organizzazioni Cattoliche di Donne (WUCWO, dalle iniziali in inglese), Karen Hurley, lo ha dichiarato in una lettera inviata lunedì scorso a Ban Ki-Moon alla chiusura della riunione annuale delle rappresentanti dell'Unione, celebrata a Roma dal 14 al 18 novembre. La lettera esorta l'organismo internazionale a "svolgere azioni concrete per difendere le donne e i bambini, vittime innocenti della violenza". Segnala anche di non sostenere la Convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di tutte le forma di discriminazione contro la donna (CEDAW). "La CEDAW - ha spiegata - viene utilizzata come uno strumento per promuovere la violenza [contro le] donne e le ragazze, le madri e i bambini". E questo "attraverso l'accesso legale all'aborto a richiesta, esercitando pressioni sui Paesi di tutto il mondo perché legalizzino e finanzino l'aborto, promuovano gli anticoncezionali, la riproduzione assistita per unioni omosessuali e altri atti immorali che vanno contro la legge naturale di Dio". La WUCWO, ha aggiunto, "sfida e metterà in evidenza il linguaggio ambiguo particolarmente relazionato a termini come genere, riproduttivo, salute, scelta o diritti". "Vi esortiamo - ha dichiarato la Hurley - a prendere decisioni per realizzare azioni concrete per sradicare la violenza perpetrata contro le donne di tutte le età e di tutti gli stati di vita, e a promuovere un totale rispetto per la dignità delle donne. Deve esserci un maggiore rispetto globale per la dignità di cui le donne sono state dotate dal loro creatore", ha affermato. (C.P.)







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