Coperte, materassi, teli di plastica utili per l’isolamento dall’esterno e anche la
sostituzione di alcune tende di tela con altre adatte a ogni clima: sono questi gli
aiuti che l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) ha previsto
per l’inverno che si sta facendo sempre più rigido nel Pakistan nordoccidentale. La
campagna, che aiuterà complessivamente 85mila persone, è iniziata dal campo di Jalozai,
nei pressi di Peshawar, vicino al confine con l’Afghanistan, e proseguirà in quelli
di Jalala, nel complesso di Benazir, nei campi Wali Kandow e Palosa, nella provincia
della frontiera di nordovest. Gli sfollati pakistani ospitati nei vari campi, potrebbero
essere 900mila, ma le stime sono molto difficili a causa del continuo movimento della
popolazione da e verso i rifugi, anche se l’Acnur sta tentando di effettuare un censimento
in sette poli. Per tutte queste persone si sta mettendo a punto un piano che comprende
l’assistenza agli sfollati in situazioni protratte, programmi di rimpatrio e reintegrazione
e di intervento per le nuove ondate di sfollati come quella proveniente dal Waziristan
del sud. (R.B.)