2009-11-24 15:07:14

Filippine: la piaga a Mindanao della proliferazione delle armi leggere


Dopo il sequestro e la barbara esecuzione di 46 persone nella provincia di Maguindanao che ha costretto la presidente delle Filippine, Gloria Arroyo, a proclamare lo stato di emergenza nella regione di Mindanao, sulla vicenda è intervenuto all'agenzia Fides padre Eliseo Mercado, dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, docente all’università Notre-Dame di Cotabato e grande conoscitore dell’area di Mindanao. “Non c’è dubbio che la proliferazione illegale di armi leggere nelle Filippine Sud - ha detto il religioso - è il problema principale, che contribuisce far crescere il numero di feriti, morti, violazioni dei diritti umani e ad alimentare la guerra fra bande rivali”. Il punto e che anche i civili hanno iniziato ad armarsi per difendersi dalla violenza imperante. Si calcola che oltre 1,1 milioni di armi illegali, senza licenza, circolino nelle Filippine, in larga percentuale nel Sud. Oltre a 1,8 milioni di armi detenute legalmente in tutta la nazione. Secondo dati della Polizia filippina, il 97% dei crimini registrati fra i 2004 e il 2008 è stato commesso utilizzando armi illegali. “E un fenomeno che contribuisce a creare instabilità e a deteriorare la pace e l’ordine pubblico”, nota padre Mercado. Di recente il governo ha diffuso un “condono “ per cui i detentori di armi illegali che le avessero registrate non avrebbero subito sanzioni. Ma i risultati non sono stati soddisfacenti, segno che la maggior parte delle armi è in mano a bande criminali. “Si tratta di un problema importante, che i nuovi legislatori e il nuovo governo (le elezioni sono nel 2010) dovranno affrontare con urgenza”, nota il missionario. “Ne va del futuro e della pace sociale a Mindanao”. Il maggior esportatore mondiale di armi leggere sono gli Stati Uniti, da cui proviene la larga maggioranza delle armi presenti nelle Filippine. Di recente il Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, ha dichiarato pubblicamente che il suo governo si impegnerà per fermare la proliferazione delle armi leggere nel mondo. “E’ una posizione che accogliamo con favore, nella speranza che influisca sulla drammatica situazione delle Filippine Sud”, conclude padre Mercado. (R.P.)







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