2009-11-23 15:32:54

Obiezione di coscienza: per i medici cattolici “negarla restringe il diritto di scelta”


Il presidente della Federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici (Fiamc), Josep Maria Simón Castellví, nel suo intervento all’XI Congresso Cattolici e Vita pubblica svoltosi a Madrid, in Spagna, e riportato dall'agenzia Zenit, ha parlato di obiezione di coscienza, sottolineando l’abbandono della professione medica da parte di molti dottori, fatto che mina il diritto dei pazienti a scegliere un medico di cui condivida i valori. “In questo modo diminuisce l’accesso a una sanità di qualità”, ha spiegato, scagliandosi in particolare contro la decisione dell’amministrazione Obama di ribaltare la legge sulla sanità Health and Human Service Rule, del dicembre 2008. “Un notevole passo indietro per i diritti della coscienza che la legge tutelava”, ha detto. Anche altre azioni di Obama, secondo Castellví, “minano il rispetto per la vita e la dignità umana e la libertà delle religioni, negli Stati Uniti e negli altri Paesi del mondo”. Il presidente della Fiamc è contrario a un’eccessiva regolamentazione dell’obiezione di coscienza: “È l’ultimo baluardo della persona, il suo ambito di intimità in cui prenderà decisioni e ne sarà responsabile”. Il medico ha concluso il suo intervento citando l’esempio di John C. Fleming, che nel marzo scorso scrisse al presidente Usa della discriminazione dei professionisti che si rifiutavano di praticare aborti, e del beato austriaco Franz Jägerstätter, martire dell’ideologia nazista. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.