2009-11-23 15:33:22

Movimento Religioni per la Pace: le differenze culturali sono occasione di crescita


Differenze culturali che non devono essere “una minaccia”, bensì “un’occasione di crescita”: così il movimento multireligioso internazionale Religioni per la Pace commenta alla Zenit l’iniziativa ‘White Christmas’ organizzata nel Comune di Coccaglio, in provincia di Brescia, contro i migranti irregolari. “Quando ci si rifà al Natale non si possono trascurare i racconti evangelici sulla nascita di Gesù – scrivono dall’organizzazione – che riferiscono del rifiuto opposto a Maria e Giuseppe di un luogo ospitale in cui partorire il figlio. Tale rifiuto veniva attribuito proprio all’essere forestieri. Il messaggio non si presta a equivoci e si ricollega alla questione dell’accoglienza dello straniero”. Lo straniero, secondo il movimento, è infatti per definizione colui che versa in una condizione di “maggiore instabilità e vulnerabilità” e fa così emergere “l’intima sensazione di precarietà insita nella condizione umana”. “Quali conseguenze potrà avere nel tempo la frustrazione per una dignità umana non considerata e perciò sostanzialmente violata?”, si chiede Religioni per la Pace, riconoscendo da un lato “le preoccupazioni degli abitanti storici”, ma considerando anche “un compito civile per tutti l’impegno costante per la riconciliazione in comunità divise, rese inquiete da timori e sospetti reciproci”. Un obiettivo forse ambizioso, ancora, quello del “raggiungimento di un livello sempre migliore di un’integrazione rispettosa delle differenze”, per il quale, però, vale la pena di lavorare. Oggi, intanto, gli stranieri residenti nel territorio, circa seimila appartenenti a 40 etnie diverse su una popolazione di 30mila abitanti tra i Comuni di Rovato, Coccaglio ed Erbusco, ribattezzatisi gli uomini dello ‘United colors of Christmas’, sono scesi in piazza con slogan e manifesti. Sono circa un centinaio. (R.B.)







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