Francia: il cardinale Vingt-Trois denuncia i rischi dell’eugenetica
Il presidente della Conferenza episcopale francese, il cardinale André Vingt-Trois,
arcivescovo di Parigi, denuncia il rischio dell'eugenetica nell'utilizzo della “diagnosi
preimpianto”. “Il Comitato consultivo nazionale dell'etica – sottolinea il cardinale
- ha offerto una notifica sulle questioni etiche collegate alla diagnosi prenatale:
questa opinione apre la possibilità al rilevamento della sindrome di Down nella diagnosi
reimpianto”. Il porporato spiega che tale diagnosi “rappresenta una grave trasgressione
etica perché cerca di eliminare gli embrioni non conformi: questa trasgressione è
stata accettata dalla legislazione, nello stretto contesto del rilevamento di malattie
genetiche di ‘particolare gravità’, considerate incurabili al momento della diagnosi”.
In questa occasione, però, si compie un nuovo passo: “Il fatto di ampliare questa
ricerca alla Trisomia 21 - denuncia il cardinale André Vingt-Trois - rappresenta un
ulteriore passo verso l'utilizzo eugenetico della diagnosi reimpianto”. “Nulla – aggiunge
l’arcivescovo di Parigi - impedirà che domani venga estesa alla ricerca di altre malattie,
compresa la soddisfazione dei desideri personali”. "Senza nascondere le difficoltà
che incontrano le persone affette dalla Sindrome di Down, bisogna ricordare che non
si tratta di un'anomalia mortale". "Non ci troviamo forse davanti a un rifiuto insidioso
delle nostre società moderne ad accogliere le persone con handicap?. Con l'avvicinarsi
della revisione delle leggi sulla bioetica – conclude il porporato - la dichiarazione
del Comitato consultivo nazionale dell'etica non è esente da preoccupazioni per il
rischio di abusi eugenetici, rischio sottolineato nel rapporto del Consiglio di Stato
e dagli Stati generali della Bioetica”. (A.L.)