2009-11-20 15:08:47

Filippine: sacerdoti e leader tribali in difesa dell’ecosistema dell’Isola di Mindoro


Difendere il bene della popolazione e preservare l’ambiente dall’inquinamento. È questo intento che muove due sacerdoti e 25 leader tribali dell’Isola di Mindoro, nelle Filippine, in sciopero della fame per protestare contro la costruzione di tre miniere di nikel, che occuperanno circa il 20% dell’isola. La dimostrazione, riferisce AsiaNews, è iniziata ieri mattina davanti al Dipartimento per l’ambiente e le risorse naturali di Manila. “L’intera popolazione della provincia – ha spiegato Buyay Villaluna, parroco di S. Augustine di Calapan –  appoggia la protesta contro il governo, che in questo modo consentirà alle industrie di sfruttare i giacimenti minerari, cancellando la moratoria che da 25 anni impedisce la costruzione di miniere”. Oltre a essere un’importante meta turistica l’isola di Mindoro contiene al suo interno uno dei maggiori giacimenti mondiali di Nickel. Le tre miniere saranno realizzate dalle norvegesi  Intex Resources, Agusan Petroleum, Pitkin Ltd e copriranno un totale di 208.561 ettari (20% dell’isola). Per un periodo di 20 anni si prevede l’estrazione  di oltre 120 milioni di tonnellate di minerale. Secondo il governo locale oltre 20mila persone, in gran parte tribali, saranno costretti ad abbandonare le proprie abitazioni.  La popolazione teme inoltre la contaminazione della falde acquifere che  forniscono acqua potabile e sono utilizzate anche per irrigare 40mila ettari di coltivazioni di riso, principale risorsa alimentare degli abitanti. A sostegno dei manifestanti, mons. Sergio Utleg, responsabile della Commissione per gli indigeni e altri tre prelati hanno celebrato ieri una messa sul luogo di protesta.  La Chiesa si batte da anni contro lo sfruttamento indiscriminato di governo e industrie private verso le risorse minerarie. (M.G.)







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