2009-11-19 15:07:16

Lavoro forzato e arruolamento di bambini-soldato in aumento in Myanmar


Sfruttare i civili per costruire le infrastrutture del Paese come "punizione" per i loro crimini. ma arruolare minori per trasformarli in baby-soldati. E' la situazione che vive il Myanmar per volonta della giunta militare al potere e che un recente rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) denuncia in tutta la sua brutalità. Una norma nella Costituzione birmana, riferisce Asianews, autorizza il lavoro forzato dei civili nella costruzione di strade, infrastrutture, o come portantini o dragamine. Le denunce di casi simili nel Paese asiatico, riferisce l'Ilo, sono cresciute del 50% negli ultimi cinque mesi e più della metà riguardano il reclutamento di bambini e giovani fra le fila dell’esercito. L'Ilo ha riconosciuto “l’inefficacia” delle proprie pressioni esercitate sul governo birmano, criticato nel giugno per una norma del 2008 che giustifica lo sfruttamento del lavoro forzato come punizione per crimini o “in caso di incarichi affidati dall’Unione (del Myanmar), in accordo con la legge e nell’interesse pubblico”. Alle 223 denunce pervenute all'Ilo il 28 ottobre scorso si aggiunge il reclutamento di 112 minori nell’esercito negli ultimi sette mesi. I bambini, spiega il Rapporto, vengono prelevati all’uscita di scuola, nei bar, al cinema o la sera, al rientro a casa e minacciati e picchiati se oppongono resistenza. Completato l’addestramento, vengono inviati nelle zone di guerra contro le etnie ribelli. Il documento Ilo spiega che, a seguito delle denunce dei familiari, 59 bambini soldato “sono stati congedati, 30 casi sono al momento pendenti e nove in attesa di avviamento delle pratiche”. Ritorsioni e persecuzioni sono lo strumento che i funzionari pubblici del Myanmar adottano anche contro quanti osino ribellarsi a provvedimentid di lavoro coatto. Il Karen Human Rights Group (Khrg) lancia un nuovo appello per “un vero progresso nella difesa dei diritti dei bambini, colpiti dalla guerra”. (A.D.C.)







All the contents on this site are copyrighted ©.