Non offre dati incoraggianti il decimo Rapporto nazionale sulla Condizione dell’infanzia
e dell’adolescenza presentato a Roma da Eurispes e Telefono Azzurro, che hanno interpellato
circa 2.500 bambini e ragazzi. Uno degli aspetti più preoccupanti emersi dalla ricerca
è l’aumento in Italia di spettatori silenziosi di fronte ad episodi di bullismo. Raddoppia
infatti in un anno la percentuale di bambini indifferenti verso atti di prevaricazione
commessi da coetanei. Un’altra novità è rappresentata dal timore di rispondere apertamente
alla domanda su chi sia l’autore delle angherie. Cresce anche il fenomeno del cyber
bullismo: fra gli adolescenti la percentuale di coloro che hanno ricevuto messaggi,
foto, video offensivi o minacciosi passa dal 3 al 5,6%. E se i dati sul bullismo sono
scoraggianti, quelli che riguardano le prospettive sul futuro in generale non sono
da meno. Laurea e lavoro si rivelano obiettivi troppo ambiziosi per gli adolescenti,
verso i quali mostrano sfiducia. Tra gli intervistati aleggia una pesante incertezza:
per il 33% sarà arduo laurearsi, per quasi il 50% trovare un lavoro stabile e per
il 42% svolgere un’occupazione che piace. L’istantanea scattata dal rapporto è a tinte
fosche: quella attuale è una “generazione provvisoria” che, nonostante la diffusione
delle nuove tecnologie, è “spesso priva di punti di riferimento e di modelli che ne
orientino la crescita e ne sviluppino le potenzialità”. (A.L.)