2009-11-18 15:57:08

Il cardinale Cordes in Spagna: lo Stato non emargini la dimensione religiosa


Lo Stato “vive di fattori che egli stesso non può garantire”, motivo per il quale, nel corso della storia, “tutti gli Stati hanno riconosciuto la ragione morale a partire da tradizioni religiose precedenti”. È tutto incentrato sulla necessità che lo Stato contempli l’aspetto religioso nella vita della collettività, l’intervento del cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, all’XI Congresso Cattolici e Vita Pubblica, sul tema “La politica, al servizio del bene comune”, che si è aperto ieri a Madrid. Il porporato, citato dalla Zenit, ha prima sgombrato il campo da ogni dubbio: “Allo Stato non si richiede un'obbedienza irrazionale nei confronti degli imperativi ecclesiali, né il salto alla cieca nelle acque della fede”. La religione, ha poi spiegato, non è “superflua, né si può eliminare facilmente dall'ordinamento sano di una collettività”. Secondo il cardinale Cordes, è dunque importante “evitare sia di fare dello Stato un assoluto religioso che l'appropriazione dell'ordine politico giusto per una comunità di fede”. Dall'altro lato, il porporato ha infine lodato la “fermezza spagnola” nel difendere la vita espressa nella manifestazione del 17 ottobre scorso a Madrid, auspicando che questa disposizione a lottare “possa risvegliare” persone di altri Paesi “perché l'Europa non perda il momento della sua salvezza”. Le prossime sessioni del Congresso affronteranno questioni come la partecipazione dei cattolici alla democrazia spagnola, l'etica e il mercato, la rigenerazione della democrazia, il diritto alla libertà religiosa, l'obiezione di coscienza davanti a leggi ingiuste, la solidarietà e il bene comune, le politiche familiari, l'ideologia di genere e la nuova economia di fronte alla crisi attuale. E’ inoltre previsto l'intervento di personalità di spicco della sfera pubblica, tra cui il Primo Ministro della Repubblica Slovacca, Jan Carnogursky; il presidente del Comitato italiano di Bioetica, Francisco D’Agostino; l'ex Presidente della Repubblica portoghese Ramalho Eanes; gli eurodeputati Marcelino Oreja e Mario Mauro e il direttore de “L’Osservatore Romano”, Giovanni Maria Vian. I Lavori potranno essere seguiti via internet sul sito dell'Università San Pablo CEU. (M.G.)







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