Crisi, solidarietà e informazione al convegno dei settimanali diocesani
Si è svolto in questi giorni a San Miniato, in provincia di Pisa, il convegno nazionale
della Fisc, la Federazione che riunisce i 185 settimanali diocesani italiani. Tema
dell’appuntamento “Crisi economica, sviluppo sostenibile e sistema solidale. Il ruolo
dell’informazione”. Rosario Tronnolone ha intervistato il presidente della
Fisc, don Giorgio Zucchelli:
R. – Innanzitutto
dobbiamo intensificare ciò che già facevamo, cioè l’attenzione alle situazioni di
difficoltà del territorio, quindi alle persone in difficoltà, ai cassintegrati ed,
eventualmente, anche ai disoccupati. Si deve dare, quindi, una maggiore attenzione
a questo aspetto nelle nostre comunità come vicinanza, come informazione su queste
tematiche. La seconda cosa è di informare su cosa la Chiesa ha messo in atto per aiutare
le famiglie in difficoltà: partendo dall’iniziativa della Cei, che tutti conosciamo.
Poi tantissime diocesi – quasi tutte, praticamente – hanno attivato nei loro territori
iniziative analoghe. E quindi noi queste le abbiamo raccontate appunto perché l’informazione
– come si è detto nel convegno – è fondamentale per creare coscienza, comunicazione
tra le persone e le iniziative. D. – Quale è il ruolo della
stampa cattolica locale, proprio a livello diocesano? R. – Abbiamo
una percentuale di credenti, di cattolici partecipanti alla Messa in una percentuale
abbastanza bassa. Abbiamo poi una massa di credenti non partecipanti e poi ci sono
quelli che sono indifferenti o non credenti. La Chiesa si è sempre posta il problema
dell’evangelizzazione: come raggiungere queste categorie di persone … Noi ci proponiamo
– non siamo mica gli unici, evidentemente – come giornali; noi possiamo essere questi
“avamposti” dell’evangelizzazione che arrivano nelle case dove, purtroppo, non arriva
più nessun messaggio cristiano perché queste famiglie non partecipano più. Noi consideriamo
questo un elemento strutturale della pastorale diocesana, il giornale cattolico, la
voce della Chiesa, la voce della comunità cristiana che può arrivare là dove nessuna
altra voce arriva. Quindi noi abbiamo chiesto a tutti i vescovi, a tutte le diocesi
di attivare un giornale in modo tale da avere questa possibilità di raggiungere i
cosiddetti “lontani” o “indifferenti”. (Montaggio a cura di Maria Brigini)