Nepal: per il pro-vicario apostolico “la popolazione è stanca della classe politica”
“La situazione potrebbe prendere una brutta piega, data la natura dei nostri leader
politici. La popolazione è stanca di questa classe politica che sembra interessarsi
solo del potere, tralasciando i bisogni reali della gente”: è quanto dichiara in un
colloquio con l’agenzia Fides padre Pius Perumana, pro-Vicario Apostolico del Nepal,
commentando la situazione incandescente che sta vivendo la nazione, attraversata dalla
protesta dei maoisti e da molti mesi in preda a uno stallo politico. Padre Pius spiega
a Fides: “I maoisti sono tornati a manifestare, questa volta in nome della ‘supremazia
della società civile’…ma essi stessi non sanno bene cosa significhi questo slogan.
L’unica certezza è che vogliono tornare al potere. Hanno annunciato una settimana
di agitazioni, minacciando proteste ancor più forti se le loro richieste non verranno
ascoltate. Ma nessuno sembra fidarsi di loro. L’equilibrio politico è davvero precario”.
“Siamo preoccupati per l’andamento della vita sociale e politica nazionale”, continua
il Pro-Vicario. “L’Assemblea Costituente, eletta per redigere la nuova Carta costituzionale,
non ha mai iniziato i lavori e nulla sembra muoversi in quella direzione. Intanto
la sofferenza e il disagio della gente aumentano: di questo ci occupiamo e, come comunità
cattolica, facciamo il possibile per alleviarli”. Fonti di Fides a Kathmandu notano
che “il bilancio dello Stato è fermo in Parlamento da 111 giorni e non è ancora stato
approvato. L’esercizio provvisorio impedisce i trasferimenti di denaro per la sanità,
l’educazione, lo sviluppo. Alcuni ospedali sono già in allarme per assoluta carenza
di fondi. Il paese è bloccato in tutti i sensi. (R.P.)