2009-11-15 15:46:15

Vent’anni fa la morte di padre Ignacio Ellacuria. Il tragico evento ricordato in un libro


Ricordare padre Ignacio Ellacuria, rettore dell’Università Centroamericana, trucidato vent’anni fa nel Salvador, ma anche promuovere la pace e la non violenza da lui sostenute con forza e lucidità. Sono i messaggi contenuti nel libro “Ignacio Ellacurìa e i martiri di San Salvador”, di Emanuele Maspoli. Un anniversario che ricorre domani, quello della morte di don Ellacuria, che riporta alla memoria quella notte del 16 novembre del 1989 in cui gli squadroni della morte lo trucidarono insieme ad altri cinque compagni, tutti professori e suoi collaboratori, e a due donne che lavoravano presso di loro. L’università di cui era rettore, l’Uca, era stata fondata nel 1966 e affidata ai Gesuiti proprio con l’obiettivo di far conoscere le tragiche condizioni economiche e sociali del Salvador e di educare alla responsabilità per cambiare la realtà, secondo lo spirito della giustizia evangelica. Una missione testimoniata anche dal “motto” di padre Ellacuria che diceva: “Farsi carico della realtà, caricarsi della realtà, patire nella realtà, incaricarsi della realtà”. Il libro ricostruisce dunque la storia di quegli anni, attraversati da una sanguinosa guerra civile che causò la morte di 75 mila persone e ricorda anche l’assassinio del vescovo del Salvador, Oscar Romero, ucciso mentre celebrava Messa nel 1980. Jon Sobrino, unico gesuita dell’Università sfuggito all’attentato, firma poi la preziosa prefazione del volume. Un testo che vuole sottolineare infine uno dei messaggi più cari a padre Ellacuria: la pace e la non violenza sono perseguibili solo attraverso il riscatto dei più poveri e degli esclusi. (L.G.)







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