Benedetto XVI all’Angelus: la Parola di Dio dona l’eternità. Nella Giornata per le
vittime della strada, il Papa richiama la responsabilità sulla propria ed altrui vita
La Parola di Dio che trasforma il mondo. Benedetto XVI all’Angelus invita ad accogliere
quel ‘seme’ che apre le porte dell’eternità. Nell’odierna Giornata per le vittime
della strada il Papa richiama alla responsabilità della propria ed altrui vita. Il
servizio di Roberta Gisotti: “Un
dono inestimabile”: il Papa ha ringraziato il Signore per il “cammino di fede” “antico
e sempre nuovo” compiuto “nella grande famiglia spirituale della Chiesa”, nell’anno
liturgico che sta per concludersi tra due settimane. "E’ un dono inestimabile,
che ci permette di vivere nella storia il mistero di Cristo, accogliendo nei solchi
della nostra esistenza personale e comunitaria il seme della Parola di Dio, seme di
eternità che trasforma dal di dentro questo mondo e lo apre al Regno dei Ciel". Si
è poi soffermato Benedetto XVI sulla profezia di Cristo riguardo la fine dei tempi:
“Il cielo e la terra – dice Gesu - passeranno, ma le mie parole non passeranno”. Cielo
e terra per indicare l’intero universo. “La Sacra Scrittura non conosce
ambiguità: tutto il creato è segnato dalla finitudine, compresi gli elementi divinizzati
dalle antiche mitologie: non c’è nessuna confusione tra il creato e il Creatore, ma
una differenza netta”. Le parole di Gesù non passeranno, perché “stanno
dalla parte di Dio e perciò sono eterne”. “Cristo si paragona al seminatore e spiega
che il seme è la Parola: coloro che l’ascoltano, l’accolgono e portano frutto fanno
parte del Regno di Dio”, “rimangono nel mondo, ma non sono più del mondo”. “Portano
in sé un germe di eternità, un principio di trasformazione che si manifesta già ora
in una vita buona, animata dalla carità, e alla fine produrrà la risurrezione della
carne. Ecco la potenza della Parola di Cristo.” E
proprio “la Vergine Maria – ha concluso il Papa prima di recitare l’Angelus – è il
segno vivente di questa verità”. Nei saluti ai fedeli Benedetto
XVI ha ricordato l’odierna Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada,
offrendo una preghiera particolare. “We pray for all who
have been killed or injured in road accidents”. Quindi l’invito
“a tutti coloro che percorrono le strade del mondo alla prudenza, nello spirito di
responsabilità per il dono della salute e della vita propria e altrui” e una benedizione
speciale a quanti viaggiano. Il Papa ha poi ringraziato i partecipanti
all’Assemblea plenaria della Commissione episcopale europea, riuniti in questi giorni
in Vaticano, per un confronto sulla cultura di Internet e la comunicazione della Chiesa,
una “tematica di grande attualità”. Benedetto XVI ha infine
colto l’occasione dell’odierna Giornata nazionale del ringraziamento, celebrata in
Italia, per rivolgere un invito pressante. “Volentieri mi
unisco spiritualmente a quanti sono riconoscenti al Signore per i frutti della terra
e del lavoro dell’uomo, rinnovando l’invito pressante al rispetto dell’ambiente naturale,
risorsa preziosa affidata alla nostra responsabilità”. Tra
i pellegrini in piazza San Pietro 120 motociclisti della “Carovana internazionale
per la libertà dei sequestrati”,iniziativa promossa dall’emittente colombiana Radio
Caracol, da 15 anni portavoce delle vittime di pratica criminale, che dilaga in diversi
Paesi latinoamericani. Carovana partita da Bogota il 3 novembre e che ha fatto tappa
finale a Roma per incontrare il Papa.