2009-11-14 15:23:54

L'impegno delle Chiese cristiane per combattere l’esodo climatico


Più di 80 persone di una quarantina di Paesi si riuniranno a New York da domani al 20 novembre per la Settimana d’azione presso le Nazioni Unite che avrà come temi l’esodo climatico, le popolazioni e la Colombia. L’iniziativa è dell’Ufficio di collegamento del Consiglio ecumenico delle Chiese (Coe) presso l’ONU. La settimana “è un appello all’azione ecumenica sul piano mondiale”, spiega il pastore Christopher Ferguson, rappresentante del Coe presso le Nazioni Unite, “un momento cruciale perché le Chiese possano impegnarsi insieme su queste sfide pressanti”. “La voce delle Chiese che prendono le parti di coloro la cui esistenza e la dignità sono minacciate deve essere ascoltata” afferma il pastore Ferguson. “Come Chiese, facciamo pressione perché venga adottato un accordo giusto e vincolante sui cambiamenti climatici in seguito alla Conferenza che si terrà a dicembre a Copenaghen, accordo che includa uan clausola relativa alle persone vittime dell’esodo climatico” aggiunge il responsabile del programma del Coe sui cambiamenti climatici Guillermo Kerber. Sul tema dell’esodo climatico saranno analizzate le realtà del Pacifico e dell’Africa, mentre a proposito delle popolazioni autoctone si parlerà della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli autoctoni. Altre sessioni infine saranno dedicate alla situazione che sta vivendo la Colombia - dove decine di migliaia di civili sono stati uccisi e più di due milioni di persone sono state cacciate dalle loro abitazioni a causa di un conflitto che dura da decenni - e all’azione delle Chiese nel Paese. (T.C.)







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