2009-11-14 13:10:13

Benedetto XVI ai vescovi brasiliani: la difesa della vita appartiene a tutti, credenti e non credenti


Un appello alla formazione delle coscienze è stato lanciato stamani dal Papa durante il suo incontro con i vescovi brasiliani della regione Sud 1, in Vaticano per la visita ad Limina. Al centro del discorso di Benedetto XVI, il fatto che la difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale non appartenga solo ai cristiani ma ad ogni coscienza umana che aspiri alla verità. Il servizio di Sergio Centofanti.RealAudioMP3

Il Papa ha ricordato il ricco patrimonio cristiano del popolo brasiliano ma sottolineando, nello stesso tempo, la necessità urgente di educare le coscienze in un tempo che vede crescere la violenza e il disprezzo della vita umana. Missione della Chiesa è proprio quella di illuminare le profondità del cuore umano per il bene dell’uomo. “La questione della vita e della sua difesa e promozione – ha aggiunto - non è prerogativa dei soli cristiani. Anche se dalla fede riceve luce e forza straordinarie, essa appartiene ad ogni coscienza umana che aspira alla verità”. E il «popolo della vita» - ha rilevato – “gioisce di poter condividere con tanti altri il suo impegno” perché “la nuova cultura dell'amore e della solidarietà possa crescere per il vero bene della città degli uomini”.

 
Oggi – ha spiegato – la vita umana, “dono di Dio da accogliere nell’intimità amorosa del matrimonio tra un uomo e una donna” è talora vista come un “mero prodotto dell’uomo”. E’ l’attuale sfida della bioetica “campo primario e cruciale della lotta culturale tra l'assolutismo della tecnicità e la responsabilità morale dell'uomo”: qui “si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale. Si tratta – ha detto il Papa - di un ambito delicatissimo e decisivo, in cui emerge con drammatica forza la questione fondamentale: se l'uomo si sia prodotto da se stesso o se egli dipenda da Dio. Le scoperte scientifiche in questo campo e le possibilità di intervento tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la scelta tra le due razionalità: quella della ragione aperta alla trascendenza o quella della ragione chiusa nell'immanenza”.

 
Il Papa cita Giobbe che in modo provocatorio chiama gli animali a dire all’uomo Chi ha creato la vita; e la Genesi laddove il Signore della vita afferma: “della vita dell'uomo domanderò conto a suo fratello…perché ad immagine di Dio Egli ha fatto l'uomo”. Benedetto XVI invita infine i presuli a non stancarsi mai di lanciare l’appello alle coscienze, anche “sperando contro ogni speranza”, con la “ferma fiducia di chi sa di poter contare sulla vittoria di Cristo”.







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