Presentata l’Assemblea della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche
“L’università cattolica nelle società postmoderne. Ex corde Ecclesiae di fronte
alle sfide del 21.mo secolo”. E’ il tema della 23.ma Assemblea generale della Federazione
Internazionale delle Università Cattoliche (Fiuc), in programma alla Pontificia Università
Gregoriana, dal 16 al 20 novembre prossimi, e presentata stamani nella Sala Stampa
della Santa Sede. Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri, mons. Angelo
Vincenzo Zani, sotto-segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, e
padre Gianfranco Ghirlanda, rettore dell’Università Gregoriana. Il servizio di Amedeo
Lomonaco:
Nel panorama
attuale sono diverse le questioni centrali per le Università cattoliche. Tra queste,
il diffondersi della “società della conoscenza” che, con le nuove scoperte tecnologiche,
impone “un nuovo paradigma pedagogico”. Dinanzi ai profondi cambiamenti sociali e
politici, si fa poi sempre più impellente “la domanda etica” e quindi la necessità
di “appellarsi a valori fondamentali”. La crisi economica interroga anche, e soprattutto,
il mondo accademico chiedendo che si trasmettano conoscenze “sempre più aperte e flessibili”.
In questo scenario la missione delle università cattoliche – ha osservato padre Gianfranco
Ghirlanda – resta quella di educare l’uomo ad una “sapiente conoscenza”:
“L’elemento
comune che unisce le università cattoliche e quelle ecclesiastiche è la formazione
degli studenti alla ricerca della verità e del bene. L’acquisizione di tale sapiente
conoscenza è un compito permanente dell’uomo, mai pienamente compiuto e per questo
essa rimane un anelito costante e costitutivo del proiettarsi in avanti dell’uomo”.
Le
sfide per la Federazione Internazionale delle Università Cattoliche si intrecciano
con un patrimonio storico che ha radici profonde. Nel 1924 si forma un primo nucleo
di università cattoliche che decidono di cooperare tra loro per aprirsi ad altre culture,
ad altri sistemi di pensiero. Nel 1949 lo statuto della Federazione viene riconosciuto
dalla Santa Sede e viene avviato un “profondo ed efficace legame” tra università cattoliche
e la Congregazione per l’Educazione cattolica. Sessanta anni dopo quel riconoscimento,
il mondo accademico cattolico offre oggi un ampio panorama: nel mondo sono circa 1210
le università cattoliche. Offrono un prezioso contributo attingendo ad un’ampia gamma
di saperi e la Federazione, che riunisce oltre 200 delle università più grandi, è
un punto di riferimento per tutti gli atenei cattolici. Le università cattoliche –
ha spiegato mons. Angelo Vincenzo Zani – sono chiamate oggi anche a “rispondere all’emergenza
educativa” in diversi contesti socio-economici. “Spesso sono
dei fari di luce che anticipano dei processi che poi la politica magari insegue perché
le università cattoliche, essendo tra di loro in rete, sono davvero dei laboratori
di individuazione delle problematiche che devono poi passare alla vita sociale, non
possono rimanere solo all’interno delle università”.
Un contributo
particolarmente significativo della Federazione internazionale delle Università Cattoliche
è quello dato nella preparazione della Costituzione Apostolica "Ex Corde Ecclesiae",
approvata da Giovanni Paolo II nel 1990. Questo documento definisce il profilo dell’Università
cattolica. Un’università, in quanto cattolica, deve possedere le seguenti, essenziali
caratteristiche: un’ispirazione cristiana, la riflessione alla luce della fede cattolica
sul crescente tesoro della conoscenza umana, la fedeltà al messaggio cristiano e l’impegno
istituzionale al servizio del popolo di Dio e della famiglia umana. “L’università
- come ha affermato il Papa ricevendo ieri in udienza docenti e studenti della Lumsa
- ha bisogno di veri maestri, che trasmettano, insieme a contenuti e saperi scientifici,
un rigoroso metodo di ricerca e valori e motivazioni profonde”.