La Lev pubblica un libro di mons. Leuzzi su Eucaristia e carità intellettuale
“Eucaristia e carità intellettuale. Prospettive teologico-pastorali dell’Enciclica
Caritas in Veritate” E’ il titolo dell’ultimo libro di mons. Lorenzo Leuzzi, edito
dalla Libreria Editrice Vaticana, presentato ieri a Roma presso la Pontificia Università
Lateranense. L’autore, partendo dall’ultima Enciclica del Pontefice, cerca di spiegare
l’ importanza del binomio tra Eucaristia e carità intellettuale nel mondo attuale.
Il servizio di Marina Tomarro.
Un ripercorrere
le tre Encicliche di Benedetto XVI attraverso il filo conduttore della Carità intellettuale,
punto di partenza del cristiano per costruire la nuova civiltà dell’amore. E’ questo
il tema dell’ultimo libro di mons. Lorenzo Leuzzi “Eucaristia
e carità intellettuale”. Ecco quanto ci dice l’autore:
“Nasce dall’idea
che la celebrazione dell’Eucaristia i cristiani incontrano il Risorto e proprio per
questo è una presenza, quindi, che aiuta i cristiani ad acquisire quella forma specifica
di carità, che è la carità intellettuale, che permette di capire, comprendere e soprattutto
poi di servire la realtà storica contemporanea. L’Enciclica 'Caritas in Veritate'
ha bisogno di una riflessione teologica che permetta ai cristiani di vivere pienamente
l’esperienza della fede, ma soprattutto nel senso di un incontro reale con Cristo,
che è presente nella celebrazione eucaristica”. E al cristiano è affidato
un ruolo molto importane nella società attuale: cioè quello di diventare promotore
dei valori del Vangelo e della dignità umana. Ancora l’autore: “Credo che
l’attuale società abbia bisogno di un fondamento, nel senso cioè che stiamo vivendo
in una società dinamica e dove dunque prevale la globalizzazione e l’interdipendenza.
Questo rappresenta una grande possibilità per l’uomo, ma per poterla vivere pienamente
è necessario che l’uomo possegga in se stesso quella forma necessaria che permetta
di recuperare e di orientare nella promozione di se stesso tutte le realtà che la
società contemporanea mette a disposizione. E’ necessario che l’uomo possa comporre
in unità tutta l’esperienza sociale e culturale del nostro tempo”.
E
la grande speranza di costruire una nuova civiltà dell’ amore è riposta naturalmente
nei giovani. Ma come aiutarli in questo compito? Luigi Frati
rettore dell'Università La Sapienza di Roma, presente all’incontro:
“Con
l’esempio, con la grande qualità intellettuale, con la grande qualità della ricerca,
trasmettendo valori veri dal punto di vista culturale, scientifico e professionale,
ma soprattutto con l’esempio di un vissuto che sia coerente con i valori cristiani
nei quali si crede”.