Mons. Migliore all’Onu: necessaria una strategia energetica che tuteli salute e ambiente
e sostenga lo sviluppo dei Paesi poveri
La questione dell’energia ha un ruolo chiave per la comunità internazionale e richiede
“una strategia energetica duratura e completa” capace di garantire “la sicurezza energetica,
tutelando la salute e l'ambiente e assumendo impegni concreti per affrontare i problemi
legati al cambiamento climatico”. Un piano che possa “avviare una transizione pacifica
verso un'economia globale più efficiente, che cerchi di diminuire il consumo di energia
e l'uso di combustibili fossili”. Questo in sintesi l’intervento di mons. Celestino
Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Onu nel corso della 64.ma
Assemblea generale dell’organismo delle Nazioni Unite, lo scorso 3 novembre. Il presule
ha inteso porre all’attenzione dei presenti tre questioni fondamentali: “In primo
luogo – ha detto - il progresso nel campo dell'energia rinnovabile è estremamente
importante per lo sradicamento della povertà” giacché “la disponibilità di energia
e l'accesso a essa hanno un impatto profondo e positivo sulle opportunità relative
alla sanità, all'educazione, all'alimentazione e al reddito”. Possibilità di sviluppo
– aggiunge - che si fondano su una reale disponibilità di risorse, dal momento che
“i Paesi in via di sviluppo, nel complesso, hanno più del 40% della capacità produttiva
di energia rinnovabile installata, più del 70% dell'esistente capacità produttiva
di acqua calda ottenuta dal sole e il 45% della capacità produttiva di energia da
biocombustibili”. In secondo luogo, continua mons. Migliore, il “dibattito sull'individuazione
di risorse e servizi energetici affidabili, accessibili (…) e ambientalmente sani
dovrebbe prendere in considerazione i costi umani e ambientali a lungo termine”, poiché
a pagare il prezzo dello sfruttamento ambientale sono soprattutto i Paesi in via di
sviluppo che non possono “proteggersi dalle sfide poste dal cambiamento climatico”.
Infine, conclude il presule, “affinché i programmi relativi all'energia rinnovabile
abbiano successo” è necessario favorire la consapevolezza circa l’importanza della
questione energetica e del sostegno all’uso di fonti di energia rinnovabili. (C.D.L.)