2009-11-07 15:07:21

Da lunedì in Vaticano Congresso sulle migrazioni nell'era della globalizzazione


Il fenomeno delle migrazioni, una realtà in crescita irreversibile che tocca tutti i Paesi del mondo influenzandone le dinamiche socio-economiche, è caratterizzato dalla globalizzazione. Su questa tematica è incentrato il VI Congresso mondiale della pastorale per i migranti e i rifugiati che si terrà in Vaticano dal 9 al 12 novembre prossimi. Il Congresso, organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, è incentrato sul tema: “Una risposta pastorale al fenomeno migratorio nell’era della globalizzazione”. I partecipanti al Congresso saranno ricevuti, lunedì prossimo, in udienza da Benedetto XVI. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

A cinque anni dall’istruzione “Erga Migrantes Caritas Christi” sui flussi migratori e sulle loro caratteristiche, il Congresso della Pastorale per i migranti e i rifugiati prenderà in esame il complesso fenomeno della mobilità umana. Mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, prenderà in esame nella sessione inaugurale di lunedì prossimo la realtà contemporanea segnata dalla globalizzazione soffermandosi sugli elementi positivi, ma anche su aspetti negativi, che spingono milioni di persone a migrare, spontaneamente o per costrizione. L’arcivescovo analizzerà anche il dialogo nella sua funzione di itinerario di pacificazione, gli accordi internazionali e l’emigrazione come risorsa per lo sviluppo dell’intera umanità.

 
Successivamente, l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, si soffermerà sulle cause delle migrazioni, sulla globalizzazione e sulle difficoltà connesse all’integrazione e all’inclusione sociale. Sarà anche ribadita la necessità di un impegno da parte della società di arrivo per la comprensione dei valori e della cultura dei migranti, riconoscendo come motore di integrazione la disponibilità e il dialogo reciproci. L’autentico sviluppo proviene dalla condivisione dei beni e delle risorse, nella ricerca di un nuovo ordine economico internazionale che contempli una più equa distribuzione dei beni della terra.

 
I lavori pomeridiani di lunedì prossimo si apriranno con la relazione sul fenomeno migratorio nell’era della globalizzazione del prof. Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia politica all’Università di Bologna. Verrà analizzata la direzione dei flussi migratori. Un'attenzione speciale sarà inoltre riservata all’aumento delle donne sul totale dei migranti e ai Paesi africani, da dove spesso hanno inizio i flussi migratori. Soffermandosi proprio sull’Africa, l’arcivescovo di Nairobi, cardinale John Njue, sottolineerà come la pastorale dei migranti e dei rifugiati costituisce un forte impegno per la Chiesa, soprattutto in Kenya. Il numero di migranti e rifugiati, infatti, continua ad aumentare rendendo precaria e insicura la situazione del Paese.

 
Un altro importante capitolo sarà dedicato alle migrazioni in Asia. L’arcivescovo di Thàn-Phô Hô Chí Minh, il cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân, spiegherà come la nuova politica delle “porte aperte” abbia consentito al Vietnam, in particolare, di raggiungere un rapido sviluppo in campo economico. L’urbanizzazione, però, sta diventando un grave fenomeno sociale che pone anche sfide pastorali alle diocesi e alle parrocchie di accoglienza e di partenza.

 
L’ultimo intervento previsto sarà dell’arcivescovo di San Paolo, cardinale Odilo Pedro Scherer, che parlerà della progressiva urbanizzazione in America Latina, alimentata soprattutto dalle migrazioni dalle campagne. Attualmente, più dell’80% della popolazione del Brasile già vive nei centri urbani. Per rispondere alla grande sfida pastorale posta dall’urbanizzazione, l’arcidiocesi di San Paolo si è impegnata ad organizzare comunità cattoliche in tutte le nuove zone della città, costruendo nuove chiese e invitando varie comunità religiose ad inserirsi in queste aree.







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