2009-11-06 15:46:48

Pakistan: le scuole cattoliche nel Punjab preoccupate per le nuove norme sulla sicurezza


I dirigenti scolastici cattolici nel Punjab sono preoccupati dalle nuove disposizioni di sicurezza imposte alle scuole dalle autorità provinciali dopo i recenti attentati terroristici a Rawalpindi e Lahore. La loro attuazione comporta infatti spese insostenibili per gli istituti cattolici. Le misure prevedono che tutte le scuole, statali e non statali, debbano essere provviste di mura di cinta alte due metri, di telecamere di sorveglianza e di portici di sicurezza elettronici al loro ingresso, pena la chiusura. Il problema, spiega Suor Parveeb Rahmat, direttrice del liceo del Sacro Cuore di Lahore, è che, a differenza di quelle statali le scuole cattoliche, non ricevono alcun aiuto pubblico per fare fronte a queste nuove spese. “Noi cerchiamo di adeguarci, ma questo è un lavoro notevole che non ci compete”, ha detto la religiosa all’agenzia Ucan. La maggior parte delle scuole cattoliche nel Punjab sono rimaste chiuse in queste ultime due settimane: “I genitori temono per la sicurezza dei loro figli e noi non potremo continuare a formare i giovani che ci sono affidati finché il governo non assicurerà la pace e la sicurezza”, ha sottolineato suor Rahmat. L’arcivescovo di Lahore, mons. Lawrence Saldanha, che è anche responsabile della Commissione cattolica nazionale per l’educazione, denuncia da parte sua lo sbando totale delle autorità di fronte alla nuova emergenza terrorismo in Pakistan: “Questo governo disastrato ha interamente scaricato sulle nostre spalle il problema della sicurezza. La situazione gli sfugge completamente di mano”, ha detto il presule. Il Punjab è la provincia in cui è concentrato il più alto numero di istituti cattolici in Pakistan. Attualmente sono più di 90. In genere godono di grande prestigio e sono apprezzati anche dalle autorità locali per la bontà del lavoro svolto a favore della popolazione. (L.Z.)







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