2009-11-02 12:29:23

La bontà di padre Sinnott tocchi il cuore dei rapitori: l'auspicio di padre O' Donoghue, responsabile dei Missionari di San Colombano nelle Filippine


La Chiesa e il governo filippino non pagheranno alcun riscatto per il rilascio di padre Michael Sinnott, rapito lo scorso 11 ottobre a Pagadian. E’ quanto afferma un portavoce del presidente Gloria Arroyo dopo che, lo scorso 31 ottobre, i rapitori hanno rilasciato un video dove il 79enne padre irlandese della Società Missionaria di San Colombano appare con in mano un giornale del 22 ottobre. I sequestratori hanno chiesto 2 milioni di dollari per liberare il missionario. Per una testimonianza su questo ultimo sviluppo della drammatica vicenda, Alessandro Gisotti ha raggiunto telefonicamente a Pagadian, padre Patrick O’ Donoghue, responsabile della Società Missionaria di San Colombano nelle Filippine:RealAudioMP3

R. – It was a relief for us to know...
E’ stato un sollievo per noi sapere, vedere che stava bene e sentire che la sua voce era relativamente forte. E’ stata una gioia dopo un silenzio lungo tre settimane. Ma devo dire che per me è stato anche molto triste vederlo in questa situazione. Voglio però aggiungere: mentre guardavo il video per la seconda volta e guardavo l’uomo, quello che mi ha colpito profondamente era che si trovava in una situazione davvero poco dignitosa. Ho veramente sentito che è stato obbligato a leggere la dichiarazione. Eppure, anche se si trovava in quelle condizioni, la sua dignità emergeva, non l’aveva persa. Infatti, si può continuare a vedere la sua dolcezza e la bontà nella sua espressione. Sono rimasto colpito dal fatto che, in mezzo a tutto questo, la bontà di Dio fosse ancora presente in lui. E io spero, veramente, che si trovi anche nelle persone che lo hanno rapito. Ho fiducia che Dio cambierà i loro cuori così che possano avere compassione e lo lascino andare.

 
D. – Possiamo sperare in un’evangelizzazione dei rapitori?

 
R. – Well, you know, I think...
Penso che, forse, questo è il mistero dell’evangelizzazione: Dio è venuto a noi con grande amore, nella nostra condizione. Ci guarda e ci chiama, ma noi non lo vediamo! E quando lo facciamo, allora certamente i nostri cuori vengono cambiati, sono pronti a gioire e sono disponibili a seguirlo. Quindi, io spero che le persone che lo trattengono, guardino quella persona. Non posso credere che, stando con lui per un certo tempo, non siano toccati dalla bontà, dalla dolcezza e dall’amore di quest’uomo.

 
D. – Vuole fare un appello agli ascoltatori della Radio Vaticana?

 
R. – I would also want...
Vorrei soprattutto dire grazie, perché ci sono molte persone in tante parti del mondo che stanno pregando insieme per la salvezza e il pronto rilascio di padre Sinnott. Vorrei dire grazie, ma vorrei anche chiedere a tutti di raddoppiare le preghiere.

 
D. – Benedetto XVI ha ricordato padre Sinnott durante un Angelus...

 
R. – It was a very touching thing for us…
E’ stato molto toccante per noi che il Santo Padre pregasse per padre Michael Sinnott e con lui pregasse la Chiesa intera per il nostro missionario in prigionia. Vorrei anche esprimere qui da parte della Società di San Colombano immensa gratitudine a Papa Benedetto XVI per quel bellissimo gesto.







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