2009-11-02 15:14:43

India: condannati due medici che praticavano l'aborto selettivo


Un tribunale municipale di Mumbai ha condannato a tre anni di carcere due medici che praticavano diagnosi prenatali per scegliere “un figlio maschio”. Il magistrato - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha ritenuto colpevoli i due imputati di quattro violazione del Pre-Conception and Pre-Natal Diagnostic Techniques Act (Pndt) del 2003 che proibisce la selezione dei nascituri a partire dal sesso. I due condannati, nel novembre 2004 avevano pubblicato su un settimanale un annuncio pubblicitario in cui offrivano uno speciale trattamento per le coppie che “vogliono un figlio maschio”. Oltre ai tre anni di detenzione il tribunale ha comminato il pagamento di una multa di 30mila rupie ciascuno (circa 430 euro), il massimo della pena prevista dal Pndt. In India sono rari i casi di detenzione comminata per violazione del Pndt, ma il magistrato ha motivato la sentenza affermando che “quando due persone stimate commettono reati non solo abominevoli, ma anche contro l’esistenza della società, non possono essere trattate con clemenza”. I due condannati, ha detto il magistrato, “con la loro azione incoraggiano la determinazione del sesso femminile del feto per prevenire certe gravidanze”. Negli ultimi 20 anni l’India ha registrato almeno 10 milioni di aborti selettivi di feti femminili. Essi vanno ad aggiungersi agli 11 milioni di aborti che ogni anno vengono effettuati nel Paese dove dal 1971 esiste una legge che permette l’interruzione di gravidanza. L’India infatti è uno degli Stati più permissivi in materia e l’aborto viene pubblicizzato come il miglior metodo per il controllo delle nascite e per garantire un maggior sviluppo economico delle famiglie. (R.P.)







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