Il Papa all'Angelus: i Santi ci invitano a seguire Gesù con gioia e senza complessi.
Il testo integrale
La Solennità di Tutti i Santi ci invita a “seguire con gioia le orme di Gesù”, "senza
complessi o mediocrità", “tendendo con umiltà alla perfezione dell’amore” e “rifiutando
tutto ciò che non è degno della nostra condizione di cristiani”: è quanto ha detto
oggi all’Angelus Benedetto XVI. Migliaia i pellegrini giunti da tutto il mondo in
Piazza San Pietro, in una stupenda giornata di sole. Il Papa ha quindi invitato a
vivere con autentico spirito cristiano la Commemorazione dei fedeli defunti, domani
2 novembre, nella consapevolezza che nelle tombe, riposano solo le spoglie mortali
dei nostri cari in attesa della risurrezione finale. Infine ha ricordato il decimo
anniversario della Dichiarazione Congiunta cattolico-luterana sulla Dottrina della
Giustificazione, pietra miliare del cammino ecumenico. Ecco il testo integrale
dell’Angelus del Papa: Cari fratelli e sorelle! L’odierna
domenica coincide con la solennità di Tutti i Santi, che invita la Chiesa pellegrina
sulla terra a pregustare la festa senza fine della Comunità celeste, e a ravvivare
la speranza nella vita eterna. Ricorrono quest’anno 14 secoli da quando il Pantheon
– uno dei più antichi e celebri monumenti romani – fu destinato al culto cristiano
e intitolato alla Vergine Maria e a tutti i Martiri: “Sancta Maria ad Martyres”. Il
tempio di tutte le divinità pagane veniva così convertito alla memoria di coloro che,
come dice il Libro dell’Apocalisse, “vengono dalla grande tribolazione e hanno lavato
le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello” (Ap 7,14). Successivamente,
la celebrazione di tutti i martiri è stata estesa a tutti i santi, “una moltitudine
immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua” (Ap
7,9) – come si esprime ancora san Giovanni. In questo Anno Sacerdotale, mi piace ricordare
con speciale venerazione i santi sacerdoti, sia quelli che la Chiesa ha canonizzato,
proponendoli come esempio di virtù spirituali e pastorali; sia quelli – ben più numerosi
– che sono noti al Signore. Ognuno di noi conserva la grata memoria di qualcuno di
essi, che ci ha aiutato a crescere nella fede e ci ha fatto sentire la bontà e la
vicinanza di Dio. Domani, poi, ci attende l’annuale
Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Vorrei invitare a vivere questa ricorrenza
secondo l’autentico spirito cristiano, cioè nella luce che proviene dal Mistero pasquale.
Cristo è morto e risorto e ci ha aperto il passaggio alla casa del Padre, il Regno
della vita e della pace. Chi segue Gesù in questa vita è accolto dove Lui ci ha preceduto.
Mentre dunque facciamo visita ai cimiteri, ricordiamoci che lì, nelle tombe, riposano
solo le spoglie mortali dei nostri cari in attesa della risurrezione finale. Le loro
anime – come dice la Scrittura – già “sono nelle mani di Dio” (Sap 3,1). Pertanto,
il modo più proprio ed efficace di onorarli è pregare per loro, offrendo atti di fede,
di speranza e di carità. In unione al Sacrificio eucaristico, possiamo intercedere
per la loro salvezza eterna, e sperimentare la più profonda comunione, in attesa di
ritrovarci insieme, a godere per sempre dell’Amore che ci ha creati e redenti. Cari
amici, quanto è bella e consolante la comunione dei santi! E’ una realtà che infonde
una dimensione diversa a tutta la nostra vita. Non siamo mai soli! Facciamo parte
di una “compagnia” spirituale in cui regna una profonda solidarietà: il bene di ciascuno
va a vantaggio di tutti e, viceversa, la felicità comune si irradia sui singoli. E’
un mistero che, in qualche misura, possiamo già sperimentare in questo mondo, nella
famiglia, nell’amicizia, specialmente nella comunità spirituale della Chiesa. Ci aiuti
Maria Santissima a camminare spediti sulla via della santità, e si mostri Madre di
misericordia per le anime dei defunti. POST ANGELUS Sono
trascorsi esattamente dieci anni da quando alti rappresentanti della Federazione Luterana
Mondiale e della Chiesa cattolica, il 31 ottobre 1999, ad Augsburg, firmarono la Dichiarazione
Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Ad essa aderì poi, nel 2006, anche
il Consiglio Metodista Mondiale. Quel documento attestò un consenso tra luterani e
cattolici su verità fondamentali della dottrina della giustificazione, verità che
ci conducono al cuore stesso del Vangelo e a questioni essenziali della nostra vita.
Da Dio siamo accolti e redenti; la nostra esistenza si iscrive nell’orizzonte della
grazia, è guidata da un Dio misericordioso, che perdona il nostro peccato e ci chiama
ad una nuova vita nella sequela del suo Figlio; viviamo della grazia di Dio e siamo
chiamati a rispondere al suo dono; tutto questo ci libera dalla paura e ci infonde
speranza e coraggio in un mondo pieno di incertezza, inquietudine, sofferenza. Nel
giorno della firma della Dichiarazione Congiunta, il Servo di Dio Giovanni Paolo II
la definì “una pietra miliare sulla non facile strada della ricomposizione della piena
unità tra i cristiani” (Angelus, 31 ottobre 1999). Questo anniversario è dunque un’occasione
per ricordare la verità sulla giustificazione dell’uomo, testimoniata insieme, per
riunirci in celebrazioni ecumeniche e per approfondire ulteriormente tale tematica
e le altre che sono oggetto del dialogo ecumenico. Spero di cuore che questa importante
ricorrenza contribuisca a far progredire il cammino verso l’unità piena e visibile
di tutti i discepoli di Cristo. Je salue avec
joie les pèlerins de langue française, et tout particulièrement le groupe des enfants
de chœur de Metz. Aujourd’hui nous célébrons la multitude des saints qui intercèdent
pour nous auprès de Dieu. Dans cette multitude, il y a aussi tous ceux et toutes celles
qui se sont efforcés d’accomplir la volonté divine en œuvrant pour le Royaume. Aujourd’hui
comme hier Jésus appelle au bonheur les hommes et les femmes qui, dans leur cœur et
dans leur vie, acceptent l’action de Dieu. Que l’exemple des saints soit pour nous
un encouragement et que la Vierge Marie nous guide sur les chemins du bonheur éternel
! Bonne fête de la Toussaint ! I greet all the
English-speaking pilgrims and visitors present for this Angelus. Today we celebrate
the great solemnity of All Saints. In honouring all of the holy men and women gone
before us marked with the sign of faith, and who are now united with the Lord in Heaven,
we are encouraged to pray and work with pure hearts as we anticipate with joy seeing
the Lord as he really is. Upon each of you and your loved ones at home, I invoke God’s
abundant blessings! Ein herzliches “Grüß Gott”
sage ich allen deutschsprachigen Pilgern und Besuchern, insbesondere den Seminaristen
des Spätberufenenseminars St. Matthias in Waldram. Gestern jährte sich zum zehnten
Mal der Tag der Unterzeichnung der „Gemeinsamen Erklärung zwischen der Katholischen
Kirche und dem Lutherischen Weltbund über die Rechtfertigungslehre“. Christen verschiedener
Konfessionen sind seitdem auf dem Weg gegenseitiger Verständigung nicht zuletzt durch
das Gebet füreinander ein gutes Stück vorangekommen. Wir erkennen, daß die göttliche
Gnade jeder menschlichen Initiative vorausgeht. Zugleich macht uns gerade das heutige
liturgische Fest Allerheiligen deutlich, daß es auch am Menschen liegt, heilig zu
werden. Wir dürfen die Liebe annehmen, die vom Heiligen Geist in unsere Herzen ausgegossen
ist, und so unserer Berufung gemäß als Kinder Gottes leben. Der Herr beschütze euch
und eure Lieben! Saludo cordialmente a los peregrinos
de lengua española que participan en esta oración mariana. En la solemnidad de Todos
los Santos, os invito a contemplar a los mejores hijos de la Iglesia, que nos estimulan
con su ejemplo y ayudan con su intercesión a vivir para alabanza de la Trinidad, rechazando
lo que es indigno de nuestra condición de cristianos y tendiendo con humildad a la
perfección del amor. Sin complejos ni mediocridades, seguid con alegría las huellas
de Cristo, haciéndoos conformes a su imagen y siendo obedientes en todo a la voluntad
del Padre. ¡No tengáis miedo a ser santos! Es el mejor servicio que podéis prestar
a vuestros hermanos. Muchas gracias. Serdecznie
pozdrawiam Polaków. W Uroczystość Wszystkich Świętych nasza myśl biegnie do tych,
którzy już osiągnęli chwałę nieba. Uczą nas oni świętości życia, miłości Boga i bliźnich,
abyśmy byli „solą ziemi i światłem świata” (por. Mt 5, 13-14). W duchu tajemnicy świętych
obcowania stajemy w zadumie nad grobami naszych bliskich, polecając wszystkich wiernych
zmarłych Bożemu Miłosierdziu. Niech Bóg przyjmie nasze modlitwy za nich i nam błogosławi. [Saluto
cordialmente i Polacchi. Nella Solennità di Tutti i Santi il nostro pensiero corre
a coloro che hanno già raggiunto la gloria del cielo. Questi ci insegnano la santità
della vita, dell’amore di Dio e del prossimo, affinché diventiamo “il sale della terra
e la luce del mondo” (cfr. Mt 5, 13-14). Nello spirito della comunione dei santi ci
fermiamo in meditazione davanti ai sepolcri dei nostri cari, raccomandando tutti i
fedeli defunti alla Divina Misericordia. Dio accetti le nostre preghiere per loro
e ci benedica.] Rivolgo infine un cordiale saluto
ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai partecipanti alla “Corsa dei Santi”,
iniziativa che unisce lo sport e l’impegno umanitario. Saluto inoltre i ragazzi di
Modena che hanno ricevuto la Cresima, con i genitori e i catechisti, come pure la
Fondazione Ente Cassa di Faetano, della Repubblica di San Marino. Il mio pensiero
va anche ai fedeli radunati a Paderno Dugnano, presso Milano, per la conclusione della
peregrinatio della statua della Madonna di Fatima, nel 50° della consacrazione dell’Italia
al Cuore Immacolato di Maria. A tutti auguro una buona domenica, nella gioia di far
parte della grande famiglia dei Santi.