2009-10-31 14:11:37

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


La Chiesa festeggia questa Domenica la Solennità di Tutti i Santi. La Liturgia ci propone il Vangelo della Beatitudini. Gesù sale sul monte, dicendo ai discepoli:

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”. 
Sul Vangelo delle Beatitudini ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Dogmatica alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3

Nella gioiosa solennità di “Tutti i Santi” la Chiesa ci propone la meditazione delle nove beatitudini. E’ nel “discorso della montagna” infatti che Gesù ristabilisce il giusto ordine tra la terra e il Cielo, tra l’eone presente e quello futuro. Ilario di Poitiers afferma che qui Gesù ci mette dinanzi ai “principî dell’eternità” e che, pronunciando quelle parole “insegnava l’eternità” (Comm. a Matteo, IV,1). E’ a partire dall’eternità, dalla definitività in Dio e di Dio, che ciascuno può comprendere in modo appropriato la sua condizione presente. E’ solo a partire dal Cielo che si può comprendere la terra.
 
Tutti gli uomini hanno in se stessi il desiderio della beatitudine ma non conoscono la via per conseguirla perché la cercano (1) come se essa fosse un fine in se stessa e (2) la cercano come se essa fosse ricavabile dall'ora presente e, (3) non di rado, la cercano per se stessi.
 
Gesù invita invece a gioire e ad esultare nell’ora presente, ma avendo lo sguardo rivolto ai “Cieli”. Inoltre, le beatitudini sono tutte al plurale, non si dà vera beatitudine nella consumazione in proprio, al contrario, “In Gerusalemme [nella comunione dei Santi] sarete consolati!” (Is 66, 13). In Gerusalemme gusteremo “tutto il quanto e'l quale di quella allegrezza” come scrive Dante nel Paradiso (XXX,118).







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