Senegal: i leader religiosi auspicano un ritorno all’educazione familiare
È necessario ritornare ad un’educazione parentale e familiare conforme e responsabile:
è quanto ha sottolineato padre Alfred Waly Sarr all’incontro organizzato martedì scorso
a Mermoz, in Senegal, dalla fondazione Konrad Adenauer sul tema “Gioventù e valori
religiosi”. Padre Sarr ha spiegato che i giovani senegalesi di oggi sono in gamba
ma dilaniati “tra valori e credenze radicati tradizionalmente e novità”. Divisioni
tra ricchi e poveri, mancanza di fede nei corsi di formazione e nei mezzi impiegati
per la stessa, preferenza di guadagni facili e immediati e accompagnamento religioso
insufficiente per padre Sarr disorientano la gioventù che non si riconosce più nei
discorsi degli uomini di fede. Un ritorno alla buona educazione, per padre Sarr, può
aiutare i giovani, “la famiglia – ha aggiunto – è il luogo in cui si edificano le
nazioni” e “nello squilibrio tra l’essere e l’avere … la gioventù ha bisogno di riscoprire
i valori religiosi” tra quelli che possono guidarli nelle scelte di vita ed orientarli
nel mondo di oggi. Il presidente del Movimento cittadino Penda Mbow ha osservato a
sua volta che nel mondo si sta assistendo ad una grave crisi di valori e che nella
società senegalese è evidente una corruzione dei valori. “L’educazione di base è di
grande importanza nella vita di un individuo” ha affermato Mansour Sy Djamil, guida
religiosa musulmana, e con lui si sono trovati d’accordo anche gli altri relatori
dell’incontro cui hanno preso parte numerosi giovani. (T.C.)