2009-10-29 15:25:49

Kenya: nota dei vescovi sull’abito degli studenti musulmani nelle scuole cattoliche


La Conferenza episcopale del Kenya (Kec) protesta contro la decisione del governo di permettere agli studenti musulmani di indossare abiti religiosi nelle scuole cattoliche non statali e finanziate da sponsor, anche senza consultare la direzione. In una nota a firma di mons. Philip Anyolo, Presidente della Commissione per la pastorale, l’apostolato dei laici e la vita familiare della KEC, la Chiesa ricorda che, lo scorso luglio, i presuli hanno scritto una lettera al governo proprio su questa problematica, ma che la missiva è stata ignorata, mentre l’esecutivo è andato avanti nel varare questa controversa normativa. “La necessità di consultazione e di dialogo – ricorda mons. Anyolo, citando la lettera di luglio – nasce dal fatto che la Chiesa cattolica ha tradizioni religiose proprie, una disciplina ed una filosofia educativa amate e riconosciute in tutti gli istituti scolastici cattolici”. Quindi, “la Chiesa cattolica deve essere coinvolta in tutte le decisioni che la riguardano direttamente o indirettamente. – continua mons. Anyolo – Al contrario, la direttiva è stata varata senza tenere in considerazione il punto di vista né della Chiesa cattolica né delle altre Chiese cristiane”. Inoltre, la Kec fa notare che “il riconoscimento di ogni emblema religioso è e dovrebbe essere soggetto alla consultazione degli sponsor delle rispettive scuole. Altrimenti, ciò significa che il loro ruolo non viene più riconosciuto dal ministero dell’Educazione e questo è contro la legge sull’educazione del 1968”. Infine, la Chiesa cattolica chiede che, in materia di abiti religiosi, i suoi diritti e le sue osservazioni vengano rispettati e la tematica sia soggetta al dialogo tra tutti gli interessati, con l’obiettivo di giungere ad un cordiale accordo. (I.P.)







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