2009-10-28 14:47:04

Nuova ondata di violenza in Somalia: combattimenti a sud di Mogadiscio


Violenti combattimenti nella parte sud di Mogadiscio: almeno cinque le vittime, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Secondo una prima ricostruzione, le truppe degli Al-Shabaab, gli integralisti islamici ritenuti il braccio armato somalo di al Qaeda, hanno attaccato una delle basi delle forze di pace panafricane. Sulla situazione, Alessandra De Gaetano ha sentito Angelo Masetti, portavoce del Forum Italia - Somalia:RealAudioMP3

R. - La situazione umanitaria è drammatica: la gente è disperata ed è anche molto, molto sfiduciata perché vede che, nonostante i ripetuti tentativi di ristabilire in Somalia un ordine e la legalità, i tentativi sono completamente falliti in questi ultimi anni. La presenza militare internazionale che è rappresentata dall’Amisom è sufficiente solo a proteggere il simulacro di governo che esiste, ma non è in grado di affermare il controllo del territorio dello stesso governo legittimo. Quindi, è una situazione che possiamo definire di abbandono.

 
D. - La Somalia è stata spesso in questi mesi teatro di violenze per mano delle truppe Al-Shabab, gli integralisti islamici. Qual è la sua valutazione su questi frequenti attentati contro le forze di pace panafricane?

 
R. - È una strategia abbastanza semplice: Al-Shabab vuole che la missione internazionale vada via dalla Somalia e vuole la distruzione del governo legittimo. In sotanza, vuole impossessarsi del Paese.

 
D. - In uno Stato senza Stato come quello della Somalia, come si inserisce il ruolo della comunità internazionale anche in relazione ai continui attacchi della pirateria?

 
R. - La comunità internazionale, al di là delle attestazioni formali, non compie passi sostanziali di sostegno al governo. La pirateria è uno dei tanti fenomeni spontanei che si sono sviluppati in Somalia in questi anni, tenuto conto che la Somalia è l’unico Paese su questo pianeta che è privo di un governo, di uno Stato. La Somalia è un Paese grande due volte l’Italia, senza alcuna autorità che sia in grado di controllare le attività che vi vengono svolte. Quindi, è un paradiso per qualunque malvivente.

 
Nessun accordo sulla nuova legge elettorale in Iraq
In un Iraq fortemente destabilizzato dopo il sanguinoso attentato di domenica scorsa, che ha causato oltre 160 morti, rivendicato da gruppi vicini ad Al Qaida, si registrano difficoltà in vista delle elezioni del 16 gennaio prossimo. I responsabili dei vari gruppi parlamentari non sono riusciti ieri a trovare l’accordo su una nuova legge elettorale. L’Iraq rimane, quindi, un insieme di diversità etniche, politiche e religiose, che è difficile mettere insieme.

Ancora un annuncio dai media iraniani: domani la risposta di Teheran sul nucleare
L'agenzia semiufficiale iraniana Mehr scrive che Teheran darà domani, alla sede dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), a Vienna, la sua risposta ad una bozza d'intesa per esportare parte del suo uranio arricchito a bassi livelli all'estero per un ulteriore arricchimento a fini civili. È solo l'ultimo dei tanti annunci fatti negli ultimi giorni da organi di informazione iraniani sui tempi della risposta, sempre citando “fonti informate” ma anonime. La televisione di Stato in inglese ha detto che l'Iran accetterà il quadro generale dell'accordo, ma chiedendo “importanti cambiamenti”. La bozza d'intesa è stata preparata la settimana scorsa dal direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei, dopo tre giorni di trattative fra Iran, Usa, Russia e Francia.

Razzo dal sud del Libano verso Israele
Un razzo katiuscia è stato lanciato ieri dal sud del Libano verso Israele, che ha risposto bombardando l’area di Wadi el Jamal, vicino al villaggio libanese di Houla. Secondo fonti dei servizi di sicurezza, prima del lancio del razzo, l’aviazione israeliana aveva sorvolato alcune zone del sud del Libano e vari elicotteri la regione delle Fattorie di Sheeba.

Elezioni generali in Mozambico
Quasi dieci milioni di mozambicani oggi alle urne per le elezioni generali, che riguardano le amministrazioni locali, il parlamento e la presidenza della Repubblica. Ad essere ampiamente favoriti sono i rappresentanti del Frelimo, il Fronte di Liberazione del Mozambico, che governa il paese dal 1975, anno della sua indipendenza. Il servizio di Giulio Albanese: RealAudioMP3

 
Anche questa volta appare favorito il candidato del Frelimo, il presidente uscente Armando Guebuza, considerato l’uomo più ricco e facoltoso del Paese grazie ai suoi interessi in diversi settori dell’imprenditoria nazionale. Ad interrompere comunque il bipolarismo che si è instaurato tra il Frelimo e l’opposizione della Renamo, potrebbe essere la recente comparsa di un nuovo partito: il Movimento democratico del Mozambico, fondato da Daviz Simando, sindaco di Beira, la seconda città del Pese. La popolarità del governo uscente potrebbe essere messa soprattutto in discussione dalle numerose manifestazioni di protesta contro la politica sanitaria, tra cui la chiusura dei centri di salute per la cura dell’Aids. Questo non impedisce però alla stampa internazionale di definire il Mozambico “l’astro nascente dell’Africa australe”.

 
Germania: Angela Merkel giura davanti al parlamento
Dopo le elezioni dello scorso 27 settembre, Angela Merkel, presidente dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) e presidente del gruppo parlamentare Cdu-Csu dal 2002 al 2005, ha giurato oggi per il nuovo mandato di cancelliere davanti al parlamento. Il servizio di Chiara Pileri: RealAudioMP3

La Merkel, per i prossimi quattro anni, guiderà una coalizione di governo, insieme con Guido Westerwelle, capo del partito dell'FDP (Partito liberal-democratico). Nella nuova alleanza giallo-nera siederanno sette esponenti del Cdu, il partito della cancelliera, cinque del Fdp, il partito dei nuovi alleati, e tre del Csu, partito “gemello” bavarese dell’unione dei cristiani democratici. Dei 612 deputati presenti (10 in meno del totale), sono andati al cancelliere 323 voti favorevoli, rispetto a 285 contrari e 4 astenuti. In totale, sono venuti a mancare alla Merkel cinque voti tra gli appartenenti ai gruppi della Cdu e della Sdp. Il primo a congratularsi con Angela Merkel è stato il suo ex-vicecancelliere, Frank-Walter Steinmeier. Seguendo una tradizione consolidata da tempo, il primo appuntamento all'estero della Merkel sarà in serata all'Eliseo da Nicolas Sarkozy, mentre domani - insieme col nuovo ministro degli Esteri, Guido Westerwelle - sarà a Bruxelles. Nelle settimane scorse, la Merkel aveva più volte ribadito l'intenzione di entrare in carica prima del 9 novembre prossimo, ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino. Nel giuramento, Angela Merkel ha scelto la formula religiosa “con l'aiuto di Dio”.

 
Vertice di sicurezza in Grecia dopo l’attacco alla polizia
Il governo greco ha riunito oggi un vertice di sicurezza dopo che la guerriglia anarco-insurrezionalista aveva sferrato ieri uno dei suoi attacchi più sanguinosi, sparando un centinaio di colpi di kalashnikov contro agenti di polizia ad Atene e ferendone sei, di cui due in modo grave. Il ministro dell'Ordine pubblico Michalis Chrisochoidis, ha affermato: “Siamo in guerra, combatteremo”. Quasi a confermare tali parole, un ordigno è esploso nelle prime ore di stamani ad Atene contro un club della squadra di calcio Olympiakos, provocando danni materiali agli uffici e ad alcune auto ma senza fare vittime.

In Italia via libera del Consiglio dei ministri alla riforma dell'Università
Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge per la riforma universitaria presentato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. “Una rivoluzione del sistema universitario”: così il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, ha commentato l'approvazione della riforma da parte del Consiglio dei ministri. Gasparri ha detto che in questo modo si apre la strada “ad una nuova governance dei nostri Atenei: organi più snelli, migliore definizione dei ruoli del rettore, del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione consentiranno di razionalizzare la gestione dell'università e renderla più efficiente”. "Restano, tuttavia - ha aggiunto Gasparri - delle perplessità che in sede parlamentare sarà nostro dovere chiarire".

Italia, manifestazione delle forze dell’ordine contro i tagli alla sicurezza
Un corteo formato da migliaia di poliziotti, agenti della polizia penitenziaria e del corpo forestale dello Stato italiano hanno sfilato ieri per le strade di Roma per protestare contro la politica del governo in materia di sicurezza. I sindacati hanno denunciato che sulla sicurezza è stata portata avanti dal governo soltanto una politica dei tagli: “Tre miliardi di euro tolti in tre anni al comparto”, uniti agli “effetti del decreto Brunetta” stanno producendo “una pesante riduzione di personale”. Tagli che “incidono pesantemente anche sulla spesa corrente” e che hanno fatto ulteriormente slittare il rinnovo del contratto, scaduto da due anni.

Usa: segni di ripresa dalla crisi economica prima del previsto
“Segni di un’iniziale ripresa economica sono giunti prima del previsto”. Lo ha detto ieri il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, ribadendo, tuttavia, che l’economia statunitense “è solo nelle fasi iniziali di ripresa”.

In Honduras delegazione Usa per mediare nella crisi istituzionale
Giungerà oggi a Tegucigalpa una delegazione statunitense con l'incarico di favorire i colloqui tra le parti avverse ai vertici dell'Honduras. Dopo il golpe dello scorso 28 giugno, restano comunque divergenti le posizioni del presidente de facto, Roberto Micheletti, e del deposto capo di Stato, Manuel Zelaya. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 301

 
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