Nuova ondata di violenza in Somalia: combattimenti a sud di Mogadiscio
Violenti combattimenti nella parte sud di Mogadiscio: almeno cinque le vittime, ma
il bilancio potrebbe aggravarsi. Secondo una prima ricostruzione, le truppe degli
Al-Shabaab, gli integralisti islamici ritenuti il braccio armato somalo di al Qaeda,
hanno attaccato una delle basi delle forze di pace panafricane. Sulla situazione,
Alessandra De Gaetano ha sentito Angelo Masetti, portavoce del Forum
Italia - Somalia:
R. - La situazione
umanitaria è drammatica: la gente è disperata ed è anche molto, molto sfiduciata perché
vede che, nonostante i ripetuti tentativi di ristabilire in Somalia un ordine e la
legalità, i tentativi sono completamente falliti in questi ultimi anni. La presenza
militare internazionale che è rappresentata dall’Amisom è sufficiente solo a proteggere
il simulacro di governo che esiste, ma non è in grado di affermare il controllo del
territorio dello stesso governo legittimo. Quindi, è una situazione che possiamo definire
di abbandono.
D. - La Somalia è stata spesso in questi
mesi teatro di violenze per mano delle truppe Al-Shabab, gli integralisti islamici.
Qual è la sua valutazione su questi frequenti attentati contro le forze di pace panafricane?
R.
- È una strategia abbastanza semplice: Al-Shabab vuole che la missione internazionale
vada via dalla Somalia e vuole la distruzione del governo legittimo. In sotanza, vuole
impossessarsi del Paese.
D. - In uno Stato senza
Stato come quello della Somalia, come si inserisce il ruolo della comunità internazionale
anche in relazione ai continui attacchi della pirateria?
R.
- La comunità internazionale, al di là delle attestazioni formali, non compie passi
sostanziali di sostegno al governo. La pirateria è uno dei tanti fenomeni spontanei
che si sono sviluppati in Somalia in questi anni, tenuto conto che la Somalia è l’unico
Paese su questo pianeta che è privo di un governo, di uno Stato. La Somalia è un Paese
grande due volte l’Italia, senza alcuna autorità che sia in grado di controllare le
attività che vi vengono svolte. Quindi, è un paradiso per qualunque malvivente.
Nessun
accordo sulla nuova legge elettorale in Iraq In un Iraq fortemente destabilizzato
dopo il sanguinoso attentato di domenica scorsa, che ha causato oltre 160 morti, rivendicato
da gruppi vicini ad Al Qaida, si registrano difficoltà in vista delle elezioni del
16 gennaio prossimo. I responsabili dei vari gruppi parlamentari non sono riusciti
ieri a trovare l’accordo su una nuova legge elettorale. L’Iraq rimane, quindi, un
insieme di diversità etniche, politiche e religiose, che è difficile mettere insieme.
Ancora un annuncio dai media iraniani: domani la risposta di Teheran sul
nucleare L'agenzia semiufficiale iraniana Mehr scrive che Teheran darà domani,
alla sede dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), a Vienna, la sua
risposta ad una bozza d'intesa per esportare parte del suo uranio arricchito a bassi
livelli all'estero per un ulteriore arricchimento a fini civili. È solo l'ultimo dei
tanti annunci fatti negli ultimi giorni da organi di informazione iraniani sui tempi
della risposta, sempre citando “fonti informate” ma anonime. La televisione di Stato
in inglese ha detto che l'Iran accetterà il quadro generale dell'accordo, ma chiedendo
“importanti cambiamenti”. La bozza d'intesa è stata preparata la settimana scorsa
dal direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei, dopo tre giorni di trattative
fra Iran, Usa, Russia e Francia.
Razzo dal sud del Libano verso Israele Un
razzo katiuscia è stato lanciato ieri dal sud del Libano verso Israele, che ha risposto
bombardando l’area di Wadi el Jamal, vicino al villaggio libanese di Houla. Secondo
fonti dei servizi di sicurezza, prima del lancio del razzo, l’aviazione israeliana
aveva sorvolato alcune zone del sud del Libano e vari elicotteri la regione delle
Fattorie di Sheeba.
Elezioni generali in Mozambico Quasi dieci milioni
di mozambicani oggi alle urne per le elezioni generali, che riguardano le amministrazioni
locali, il parlamento e la presidenza della Repubblica. Ad essere ampiamente favoriti
sono i rappresentanti del Frelimo, il Fronte di Liberazione del Mozambico, che governa
il paese dal 1975, anno della sua indipendenza. Il servizio di Giulio Albanese:
Anche
questa volta appare favorito il candidato del Frelimo, il presidente uscente Armando
Guebuza, considerato l’uomo più ricco e facoltoso del Paese grazie ai suoi interessi
in diversi settori dell’imprenditoria nazionale. Ad interrompere comunque il bipolarismo
che si è instaurato tra il Frelimo e l’opposizione della Renamo, potrebbe essere la
recente comparsa di un nuovo partito: il Movimento democratico del Mozambico, fondato
da Daviz Simando, sindaco di Beira, la seconda città del Pese. La popolarità del governo
uscente potrebbe essere messa soprattutto in discussione dalle numerose manifestazioni
di protesta contro la politica sanitaria, tra cui la chiusura dei centri di salute
per la cura dell’Aids. Questo non impedisce però alla stampa internazionale di definire
il Mozambico “l’astro nascente dell’Africa australe”.
Germania:
Angela Merkel giura davanti al parlamento Dopo le elezioni dello scorso 27
settembre, Angela Merkel, presidente dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) e presidente
del gruppo parlamentare Cdu-Csu dal 2002 al 2005, ha giurato oggi per il nuovo mandato
di cancelliere davanti al parlamento. Il servizio di Chiara Pileri:
La Merkel,
per i prossimi quattro anni, guiderà una coalizione di governo, insieme con Guido
Westerwelle, capo del partito dell'FDP (Partito liberal-democratico). Nella nuova
alleanza giallo-nera siederanno sette esponenti del Cdu, il partito della cancelliera,
cinque del Fdp, il partito dei nuovi alleati, e tre del Csu, partito “gemello” bavarese
dell’unione dei cristiani democratici. Dei 612 deputati presenti (10 in meno del totale),
sono andati al cancelliere 323 voti favorevoli, rispetto a 285 contrari e 4 astenuti.
In totale, sono venuti a mancare alla Merkel cinque voti tra gli appartenenti ai gruppi
della Cdu e della Sdp. Il primo a congratularsi con Angela Merkel è stato il suo ex-vicecancelliere,
Frank-Walter Steinmeier. Seguendo una tradizione consolidata da tempo, il primo appuntamento
all'estero della Merkel sarà in serata all'Eliseo da Nicolas Sarkozy, mentre domani
- insieme col nuovo ministro degli Esteri, Guido Westerwelle - sarà a Bruxelles. Nelle
settimane scorse, la Merkel aveva più volte ribadito l'intenzione di entrare in carica
prima del 9 novembre prossimo, ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino.
Nel giuramento, Angela Merkel ha scelto la formula religiosa “con l'aiuto di Dio”.
Vertice
di sicurezza in Grecia dopo l’attacco alla polizia Il governo greco ha riunito
oggi un vertice di sicurezza dopo che la guerriglia anarco-insurrezionalista aveva
sferrato ieri uno dei suoi attacchi più sanguinosi, sparando un centinaio di colpi
di kalashnikov contro agenti di polizia ad Atene e ferendone sei, di cui due in modo
grave. Il ministro dell'Ordine pubblico Michalis Chrisochoidis, ha affermato: “Siamo
in guerra, combatteremo”. Quasi a confermare tali parole, un ordigno è esploso nelle
prime ore di stamani ad Atene contro un club della squadra di calcio Olympiakos, provocando
danni materiali agli uffici e ad alcune auto ma senza fare vittime.
In Italia
via libera del Consiglio dei ministri alla riforma dell'Università Via libera
del Consiglio dei ministri al disegno di legge per la riforma universitaria presentato
dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. “Una rivoluzione del sistema universitario”:
così il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, ha commentato l'approvazione
della riforma da parte del Consiglio dei ministri. Gasparri ha detto che in questo
modo si apre la strada “ad una nuova governance dei nostri Atenei: organi più
snelli, migliore definizione dei ruoli del rettore, del Senato accademico e del Consiglio
di amministrazione consentiranno di razionalizzare la gestione dell'università e renderla
più efficiente”. "Restano, tuttavia - ha aggiunto Gasparri - delle perplessità che
in sede parlamentare sarà nostro dovere chiarire".
Italia, manifestazione
delle forze dell’ordine contro i tagli alla sicurezza Un corteo formato da
migliaia di poliziotti, agenti della polizia penitenziaria e del corpo forestale dello
Stato italiano hanno sfilato ieri per le strade di Roma per protestare contro la politica
del governo in materia di sicurezza. I sindacati hanno denunciato che sulla sicurezza
è stata portata avanti dal governo soltanto una politica dei tagli: “Tre miliardi
di euro tolti in tre anni al comparto”, uniti agli “effetti del decreto Brunetta”
stanno producendo “una pesante riduzione di personale”. Tagli che “incidono pesantemente
anche sulla spesa corrente” e che hanno fatto ulteriormente slittare il rinnovo del
contratto, scaduto da due anni.
Usa: segni di ripresa dalla crisi economica
prima del previsto “Segni di un’iniziale ripresa economica sono giunti prima
del previsto”. Lo ha detto ieri il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner,
ribadendo, tuttavia, che l’economia statunitense “è solo nelle fasi iniziali di ripresa”.
In
Honduras delegazione Usa per mediare nella crisi istituzionale Giungerà oggi
a Tegucigalpa una delegazione statunitense con l'incarico di favorire i colloqui tra
le parti avverse ai vertici dell'Honduras. Dopo il golpe dello scorso 28 giugno, restano
comunque divergenti le posizioni del presidente de facto, Roberto Micheletti,
e del deposto capo di Stato, Manuel Zelaya. (Panoramica internazionale a cura di
Fausta Speranza)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIII no. 301
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