“E’ questo un grande momento per la città di Loreto”, ma anche “per tutti coloro che
condividono il progetto che Chiara Lubich aveva in cuore: legare le istituzioni e
la politica alla spiritualità”. Con queste parole il sindaco di Loreto, Moreno Pieroni,
ha aperto, domenica scorsa, la cerimonia per il conferimento della cittadinanza benemerita
in memoria della fondatrice del Movimento dei Focolari. Il sindaco – si legge in una
nota del Movimento dei Focolari ripresa dall’agenzia Zenit – ha ricordato l’attualità
e la profondità del “messaggio spirituale, culturale e operativo” di Chiara Lubich.
E’ stata ricordata anche “la sua opera incentrata sull’ideale della fraternità, l’impulso
da lei dato al rinnovamento della politica, dell’economia, della pedagogia e dei diversi
ambiti della società, al dialogo da lei aperto con l’umanità, superando le differenze
tra razze, religioni e culture”. Il sindaco ha auspicato che “sia di esempio soprattutto
per coloro che operano nel mondo politico”. Il riconoscimento – come evidenziato nella
motivazione - cade “nella ricorrenza del 70.mo della prima venuta nella santa casa
lauretana” di Chiara Lubich, dove “ebbe la prima intuizione di una nuova strada nella
Chiesa: il focolare, definito, “cuore di una spiritualità comunitaria, la spiritualità
dell’unità, ora diffusa nei 5 continenti”. “L’intuizione di Chiara appare un intervento
di Dio, che precede i tempi e che non dà spiegazioni razionali”, osserva Maria Voce,
presidente del Movimento dei Focolari. Un’esperienza che si incastona nella storia
ed “accomuna semplici fedeli e santi che tra quelle pareti hanno avuto la rivelazione
del progetto di Dio sulla loro vita. “Tra quelle pietre che sono state testimoni dell’Incarnazione
del Figlio di Dio – come ha evidenziato l’Arcivescovo di Loreto, mons. Giovanni Tonucci
- nasce in Chiara quell’intuizione da cui si apriranno orizzonti infiniti”, che attendono
di essere ampliati e realizzati da tutti coloro che hanno raccolto la sua eredità.
(A.L.)