L'Ordine del Santo Sepolcro getta le basi della pace in Terra Santa
Sostenendo i cristiani in Terra Santa con più di 50 milioni di dollari in meno di
10 anni, l'Ordine Equestre del Santo sepolcro sta gettando le basi per la pace nella
regione. Il Gran Maestro dell'Ordine, il cardinale John P. Foley, lo ha affermato
illustrando il ruolo dell'Ordine durante una conferenza svoltasi a Washington, negli
Stati Uniti. Il porporato – rende noto l’agenzia Zenit - ha ricordato come l'Ordine
provveda a circa due terzi dei finanziamenti per il Patriarcato di rito latino, che
gestisce molte scuole e ospedali aperti non solo ai cristiani, ma anche a musulmani,
ebrei e a chiunque ne abbia bisogno. "Chiunque è il benvenuto perché crediamo che
sia attraverso la carità che si costruiscono la comprensione e il rispetto reciproci.
Queste – ha detto il cardinale John P. Foley - sono le pietre miliari della pace”.
Il porporato ha anche riflettuto su alcuni degli ostacoli che affrontano i fedeli
in Terra Santa: "Ho incontrato padri e madri che non riescono a trovare lavoro perché
non possono avere la certezza che potranno spostarsi da casa al potenziale luogo di
lavoro. "Ogni giorno, devono attraversare i checkpoint e non sono mai sicuri che verrà
loro permesso di passare. Ho incontrato studenti desiderosi di imparare ma che non
possono frequentare regolarmente la scuola. Ho visitato case in cui le famiglie accumulano
l'acqua perché non sanno con certezza quando verranno riempite le loro taniche. Durante
le vacanze natalizie dello scorso anno ho visitato il seminario cattolico, e sono
rimasto rattristato ma anche ispirato dai tanti seminaristi che non erano andati a
casa per le feste perché temevano che poi non sarebbe stato permesso loro di passare
il confine tra la Giordania e Israele o di superare i checkpoint per tornare al seminario".
Il Cardinale Foley ha definito il muro che separa Gerusalemme e Betlemme "la cosa
più tragica che abbia visto". "E' umiliante e doloroso", ha aggiunto. "Apprezzo la
preoccupazione del governo israeliano per la sicurezza e la rispetto, ma molte di
queste misure sollevano serie questioni relative ai diritti umani ". Il porporato
ha quindi sottolineato che i membri dell'Ordine Equestre sono chiamati a vedere in
prima persona le sofferenze dei cristiani di Terra Santa. "Sono fortemente incoraggiati
a visitare non solo i Luoghi Santi - e questo è sicuramente importante per la loro
edificazione spirituale - ma anche i cattolici e gli altri cristiani che vivono in
Terra Santa". "Li chiamiamo 'pietre viventi' perché offrono una testimonianza vivente
della nostra fede nella terra in cui Nostro Signore visse e predicò, morì e risuscitò
dai morti. Leggiamo o vediamo nei notiziari quasi tutti i giorni, resoconti della
tragica lotta che si svolge nella terra che Nostro Signore ha reso sacra con la sua
presenza. Per questo – concluso - dobbiamo continuare ad essere strumenti della sua
pace". (A.L.)