2009-10-25 12:00:56

Roma: inaugurato il Museo nazionale dell’emigrazione


Racconta la storia dell’emigrazione italiana, dall’unità di Italia, nel 1861, ai giorni nostri, attraverso testimonianze audio, foto, oggetti, giornali e riviste d’epoca, distribuiti lungo percorsi tematici dedicati al cinema, la letteratura, la musica e la fotografia. E’ il Museo Nazionale dell’Emigrazione inaugurato venerdì 23 ottobre a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. “Oggi che accogliamo gli immigrati e siamo diventati un Paese di grande immigrazione – ha detto Napolitano, secondo quanto diffuso dal Sir - non dovremmo mai dimenticare di essere stati un Paese di emigrazione”. Tra i presenti alla cerimonia anche padre Lorenzo Prencipe, coordinatore del comitato scientifico per il Museo Nazionale dell’Emigrazione e presidente del Centro Studi Emigrazione di Roma (Cser), che ha ricordato come “L’attenzione e l’impegno della Chiesa per i migranti” sia “parte del suo fondamentale compito di evangelizzazione e promozione umana”. Di fronte al “dramma migratorio di milioni d’italiani, che in 150 anni hanno dato vita al più grande esodo di un popolo che la storia moderna abbia mai conosciuto” ha spiegato padre Prencipe, la prima risposta della Chiesa è stata quella di “garantire un’assistenza religiosa ai migranti, facendo ricorso all’invio di clero della loro stessa nazionalità (…) Diverse congregazioni religiose, come pallottini, salesiani, barnabiti si adoperarono, allora, in questo apostolato tra i migranti in America e in Europa”. Oggi, dinanzi alla crescita esponenziale dell’emigrazione italiana, aggiunge il presidente del Cser, la Chiesa “percepisce l’importanza di un’azione stabile e integrale per e con gli emigrati”. Al Museo Nazionale dell’Emigrazione ha collaborato anche la Fondazione Migrantes, con materiale fotografico e documentale. (C.D.L.)







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