2009-10-24 16:12:16

Pakistan: l'esercito avanza nelle roccaforti dei talebani nel sud Waziristan


Al settimo giorno di offensiva nel Sud Waziristan, l’esercito pakistano ha conquistato la roccaforte talebana di Kotkai, città natale del leader radicale Hakimullah Mehsud. Il governo pachistano ha lanciato lo scorso 17 ottobre un’operazione militare che impegna almeno 30 mila soldati nell’area tribale del Waziristan, al confine con l’Afghanistan. Si stima che in questa regione siano attivi almeno 10 mila talebani. Oggi si è registrato inoltre l’ennesimo raid missilistico statunitense in territorio pakistano: almeno 14 miliziani sono stati uccisi da un missile sparato da un aereo senza pilota nella regione tribale di Bajaur.

Afghanistan
A due settimane dal ballottaggio per le elezioni presidenziali afghane tra il capo dello Stato uscente Karzai e l'ex-ministro degli esteri Abdullah Abdullah, i talebani tornano a farsi sentire. In un comunicato si ordina “a tutti i mujaheddin” di battersi contro quello che viene definito un “processo elettorale americano”. Le minacce lanciate al primo turno furono seguite da violente ritorsioni contro diversi cittadini che si recarono a votare. Mentre prosegue la campagna elettorale dei due candidati si registrano le dichiarazioni di Abdullah Abdullah all’emittente americana Cnn in cui ha di nuovo escluso un suo ingresso in un eventuale governo Karzai. Alla stessa tv Karzai, secondo quanto diffuso poco prima, si era invece mostrato disposto a creare un proprio esecutivo di unità nazionale.

Medio Oriente: l’Anp convoca elezioni generali nei territori palestinesi
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha convocato le elezioni presidenziali per il 24 gennaio 2010 nell'intero territorio palestinese. La popolazione palestinese è dunque chiamata alle urne a Gerusalemme, in Cisgiordania e anche nella Striscia di Gaza, controllata però dai fondamentalisti di Hamas dal giugno 2007, i quali hanno rigettato il decreto del presidente dell’Anp, definendolo “illegale e incostituzionale”. Abu Mazen convoca queste nuove elezioni, dopo che le fazioni rivali palestinesi (i laici di Fatah e il movimento islamico Hamas) non sono riuscite a trovare posizioni unitarie nei colloqui promossi dell'Egitto.

Iran
È atteso per oggi l’arrivo in Iran di un gruppo d’ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che domani visiteranno un sito per l’arricchimento dell’uranio vicino la città di Qom. Intanto Teheran ha rinviato alla settimana prossima la risposta all’accordo, stipulato a Vienna tra Stati Uniti, Russia e Francia, relativo all’arricchimento dell’uranio all’estero. Sulle ragioni della prudenza iraniana nei confronti della bozza di accordo predisposta dall’Aiea, Stefano Leszczynski ha intervistato Riccardo Redaelli, docente presso l’università cattolica di Milano:RealAudioMP3

R. – E’ tipico dell’Iran, in particolare della repubblica islamica dell’Iran, questo cambiare continuamente le carte, questo prolungare all’infinito i negoziati; una volta raggiunto un accordo c'è la tendenza a rimodificarlo tutto. E’ un atteggiamento costante che ha a che fare con l’estrema diffidenza che l’Iran ha verso l’Occidente e con il fatto che gli iraniani tentano molto spesso di massimizzare i profitti rimettendo continuamente in discussione. Poi ci sono altre motivazioni più contingenti e profonde che hanno a che fare con la politica interna iraniana.

 
D. - Uno dei pretesti che è stato preso per complicare un po’ la situazione negoziale a Vienna è quello dell’attentato contro i pasdaran avvenuto alcuni giorni fa…

 
R. – E’ stato un attentato veramente devastante che ha colpito i vertici delle milizie pasdaran e li ha colpiti in una regione molto difficile come il Baluchistan dove vi è questa minoranza, i baluchi sunniti, da sempre ostile a Teheran In questa area l’Iran combatte una dura lotta contro il traffico di droga internazionale. L’Iran è il Paese che più di tutti lotta contro la droga che poi viene dall’Afghanistan e dall’Asia centrale. Io non credo che ci sia stato un collegamento diretto; probabilmente è una casualità ma è capitata nel momento sbagliato.

 
D. – Tra le tante contraddizioni che caratterizzano il rapporto tra l’Iran e l’Occidente e la comunità internazionale, in generale, c’è anche il fatto che gli ispettori dell’Aiea sono stati ammessi nel Paese e visiteranno la centrale nucleare che era stata tenuta segreta, quella di Qom…

 
R. – Significa proprio che in realtà noi non ci arrendiamo all’idea che l’Iran abbia già mezza bomba atomica costruita. Rispetto a Paesi come la Corea del Nord o anche a Paesi come il Pakistan, l’India, Israele, l’Iran è molto più aperto alle ispezioni. Non c’è la prova definitiva che l’Iran voglia veramente costruire una bomba atomica ma tanti indizi, tanti segnali, tanti dubbi nostri. Se gli ispettori non fossero in Iran, probabilmente, qualcuno avrebbe già bombardato questo Paese e comunque non sarebbe stato possibile raggiungere un accordo, un compromesso come quello trovato.

 
Ue denuncia persecuzioni in Iran
L'Unione europea si dice preoccupata per le violazioni dei diritti umani commesse dal regime di Teheran contro il movimento di contestazione delle elezioni presidenziali. In un comunicato, la presidenza svedese denuncia gli arresti di giornalisti e dei difensori dei diritti dell'uomo. L'Ue, prosegue la nota, è anche turbata per i processi di massa - almeno 5 - per 150 detenuti accusati di crimini contro la sicurezza nazionale e per il numero di condanne a morte pronunciate nel corso di processi. Proprio oggi la stampa riformista iraniana ha dato notizia dell’arresto di 35 persone tra familiari e amici di riformisti detenuti in seguito alle proteste del giugno scorso.

Germania: accordo di governo
A circa un mese dalle elezioni politiche, in Germania è stato varato il secondo governo del cancelliere Angela Merkel. L’esecutivo è stato presentato oggi a Berlino dalla stessa Merkel insieme con il suo nuovo partner politico, il leader liberale Guido Westerwelle. La coalizione è dunque composta dai cristiano democratici (Cdu) e dai liberali della Fdp subentrati ai social democratici usciti nettamente sconfitti dalla tornata elettorale. L’intesa, raggiunta dopo tre settimane di trattative, prevede come primo punto del programma di governo un sostanzioso taglio delle tasse di 24 miliardi di euro.

Berlusconi e Sarkozy chiedono alla Ue azioni concrete sull’immigrazione
Il premier italiano Berlusconi e il presidente francese Sarkozy hanno chiesto in una lettera alla presidenza di turno svedese dell’Unione Europea e al presidente della Commissione Europea Barroso, di compiere azioni concrete in tema d’immigrazione in vista del Consiglio Europeo che si aprirà giovedì prossimo a Bruxelles. I due premier chiedono all’Unione Europea misure precise per il rafforzamento di Frontex ( l’agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne), la conclusione di un accordo con la Libia che aiuti Tripoli a controllare meglio i propri confini e un’azione europea nei confronti dei Paesi di origine, transito e destinazione dei migranti per contrastare e prevenire l’immigrazione clandestina.

Venezuela: rapiti due imprenditori
Due imprenditori italiani, suocero e genero sono stati rapiti a Caracas, Venezuela. Walter Iannotto, di 80 anni e Roberto Armellin 48 anni si trovavano a Caracas per un soggiorno d’affari quando sono stati prelevati nella loro villa da alcuni banditi armati. Il rapimento è stato confermato oggi dal ministero degli Esteri Italiano dopo che dei due veneti non si avevano notizie da mercoledì notte. Secondo fonti vicine a familiari non sarebbe ancora stato chiesto un riscatto.

Cina –India
Firmato un accordo tra Cina e India per ridurre le tensioni nei territori di confine tra i due Paesi. Secondo quanto riferisce l'agenzia cinese Xinhua, l’intesa è stata raggiunta tra il premier cinese, Wen Jiabao, e quello indiano, Manmohan Singh, a margine del summit dell'Asean in Thailandia. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 297

 
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