2009-10-23 14:42:52

Stasera la consegna dei premi al Festival del Film di Roma


Il Festival di Roma ha programmato negli ultimi giorni film di grande interesse storico che hanno coinvolto emotivamente gli spettatori. Per questa sera è attesa la consegna dei premi ufficiali, alla presenza dell’attrice americana Maryl Streep. Il servizio di Luca Pellegrini.RealAudioMP3

Sergio Diritti e l’eccidio nazista di Monte Sole ha travolto i cuori, Margarethe von Trotta e la vita claustrale della santa mistica tedesca Hildegarde von Bingen ha acceso gli animi. Sono due esempi di film di altissimo spessore artistico e morale che il Festival ha giustamente inserito in concorso. L’uomo che verrà si apre con la visione di una vita contadina, quella che tanto piace ad Ermanno Olmi, intaccata appena dalla violenza della guerra all’indomani del tragico armistizio. Sulle colline emiliane lo scoppio delle bombe è lontano, ma la ferocia dei nazisti vicina. Uno dei più efferati eccidi compiuti nel settembre del 1944 ed uno degli episodi più strazianti che ha investito e annientato una comunità di quasi ottocento anime, viene vissuto attraverso le esperienze di una bambina sordomuta cui sarà affidato il corpicino dell’ “uomo che verrà” e per il quale ci si augura non debbano mai più aprirsi scenari di tale atrocità. Mentre per la giovane Hildegarde nel 1106, a soli otto anni, si aprono le porte del convento di Disibodenberg nell’Assia-Palatinato e si aprono i cieli per una serie di visioni che ne hanno accompagnato la vita claustrale e intellettuale. Celebrata come la “Profetessa tedesca” e raccontata come una donna moderna e carismatica, curiosa nelle scienze, operosa nella carità, capace di affrontare il potere del suo tempo mettendolo in guardia dal male, Hildegarde morirà a ottantuno anni dopo una vita intensa che la von Trotta racconta in modo rigoroso e rispettoso, quasi didattico, basandosi esclusivamente sulle fonti e sull’amore che ha da sempre nutrito per questo personaggio della storia e della Chiesa.

 
Infine, per tornare al puro spettacolo, la giornata di ieri è stata caratterizzata da una continua festa allestita per la protagonista assoluta di questo giorno di chiusura, nel corso del quale riceverà il Marc’Aurelio d’oro alla carriera: Meryl Streep. Nell’incontro avuto con il pubblico, l’attrice americana ha commentato molti dei film che l’hanno vista protagonista, alcuni con Premio Oscar, e si è soffermata sulla professione dell’attore. Una vita fatta anche di molte incertezze:

 
"Oh, I totally agree! I think it’s true for everyone, …
Oh, sono assolutamente d’accordo! Credo che sia vero per tutti, e invecchiando lo percepisco sempre di più: il fatto che gli attori comprendano lo 'zen' della vita … che in realtà, non c’è nulla su cui puoi fare affidamento … Puoi cercare di rendere il tuo nido il più sicuro possibile, secondo le tue possibilità, puoi cercare di essere una buona persona secondo le tue possibilità, ma non puoi prevedere cosa ti aspetta. E gli attori vivono quel 'momento', in cui non sai che cosa ti aspetta: infatti, quando fai bene, in realtà non lo hai previsto! Se fai bene, ti sorprendi, perfino sul ciak numero sei … o sul ciak numero trentasei, come nell’ultimo film …"

Si tratta di Julie&Julia, una commedia di Nora Ephron che racconta con piacevole discorsività la vita di Julia Child, la donna che negli anni Cinquanta ha fatto conoscere all’America l’arte della cucina francese. Ancora una volta l’attrice ha dimostrato un’incredibile versatilità: dopo sole due settimane dal termine del drammaticissimo "Il dubbio", nel quale interpretava con raggelante freddezza una suora accecata da un dubbio terribile, iniziava le riprese vestendo i panni di una cuoca borghese e 'bon vivant', calzandoli a pennello. E’ vero, Maryl Streep è la più grande attrice vivente.







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