2009-10-23 15:13:36

Intervento della Sig.ra Elisabeth TWISSA, Vice Presidente dell'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (TANZANIA), Uditrice


Sig.ra Elisabeth TWISSA, Vice Presidente dell'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (U.M.O.F.C.) (TANZANIA)



Tre anni fa 600 donne cattoliche di tutte le parti del mondo si sono incontrate ad Arlington, in Virginia, sotto l’ombrello della World Union of Catholic Women’s Organisations (WCWO) (Unione mondiale delle organizzazioni delle donne cattoliche). Tema dell’assemblea era: “Donne pacificatrici: unite nella fede e nell’azione”, che in un certo modo è molto in sintonia con il tema di questa assise. Ringraziamo il Santo padre e i padri sinodali per averci consentito di discutere e meditare questo argomento, che ora dobbiamo cercare di mettere urgentemente in pratica, una volta terminato il sinodo.

Come donne di fede affermiamo che “la pace è opera della giustizia...la pace è frutto anche dell'amore, il quale va oltre quanto può apportare la semplice giustizia” (GS, 78).

Riteniamo quindi che la prevenzione sia meglio della cura. Se le donne in Africa sono in grado di parlare e operare in modo da sanare rapporti conflittuali che si sviluppano tra le persone ovunque oggi, persino nelle famiglie, allora avranno fatto un grande passo avanti a favore dell’umanità. A tale proposito occorre che la Chiesa prenda misure che garantiscano alle donne di svolgere questo ruolo fondamentale.

Vorrei sottolineare questo punto perché ritengo che le donne, grazie alla loro personalità come madri, possano contribuire a rovesciare la situazione, cosa che è stata ripetuta da molti oratori in questa assemblea. Ciò può avvenire attraverso l’educazione, la partecipazione e la formazione di gruppo per promuovere la pace attraverso il dialogo e lo scambio di vedute, in vista di un cambiamento della società.








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