2009-10-23 14:39:04

Inaugurazione a Parigi della nuova Accademia cattolica di Francia


Un colloquio su “Dio, il tempo e la vita” inaugura oggi a Parigi la nuova “Accademia cattolica di Francia”, un’istituzione di laici ed ecclesiastici accomunati dall’obiettivo di dare maggiore visibilità al pensiero cattolico. Al colloquio inaugurale, che trae origine dal 150.mo della pubblicazione dell’Origine delle specie di Charles Darwin, interviene anche il cardinale arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois. L’Accademia ha sede nel Collège des Bernardins, dove, il 12 settembre del 2008, Benedetto XVI pronunciò uno storico discorso al mondo della cultura francese. Le finalità di questa nuova istituzione culturale sono illustrate da padre Jean-Robert Armogathe, dell’arcidiocesi di Parigi, vice presidente dell’Accademia, intervistato da Thomas Chabolle della nostra redazione francese:RealAudioMP3

R. – L’Académie Catholique de France permettra de faire entendre des voix des laïcs …
L’Accademia cattolica di Francia permetterà di fare ascoltare la voce dei laici e del clero, di persone che ricoprono funzioni varie. E’ importante la voce di esperti che non fanno mistero della loro appartenenza al cattolicesimo; questo dovrebbe consentire – almeno lo spero! – di dare un messaggio più chiaro, che non rimanga confuso tra i pregiudizi, che accolga le dichiarazioni della Conferenza episcopale di Francia, quando si esprime a nome della Chiesa. Il 2009 è stato un po’ travagliato, il messaggio della Chiesa è rimasto offuscato da una serie di eventi, che sono – per la maggior parte – dovuti a difetti di comunicazione. Quest’ultima non è andata al fondo delle questioni ma è rimasta legata ad un determinato modo di percepire la Chiesa.

 
D. – L’Accademia si propone anche di fare qualcosa contro la “scristianizzazione” in Francia?

 
R. – Le paysage idéologique français est brouillé, aujourd’hui. …
Oggi il panorama ideologico francese è molto ingarbugliato, nulla più è chiaro. Nel corso degli anni, ci sono stati la lotta di classe, il marxismo … Abbiamo un presidente della Repubblica eletto a destra che ha dei ministri di sinistra che denunciano lo Stato liberale; abbiamo la laicità con gli imam formatisi a spese dello Stato; abbiamo un dibattito sulla medicina, che è molto appannato … E in mezzo a tutto questo, il pensiero cattolico, le proposte cattoliche, tutto questo è stato come “sepolto” in questo magma …

 
D. – Come si spiega che il pensiero degli intellettuali cattolici francesi abbia avuto, in questi ultimi anni, così scarso impatto?

R. – Parce que vous conviendrez volontiers que c’est la société qui a produit cela …
Perché è la società che, in generale, ha prodotto questo. Guardiamo lo stato del mondo politico, che è alla ricerca di un’identità … Noi viviamo in una società che, per molteplici ragioni di ordine socio-economico, ha confuso, ha perduto i suoi riferimenti. Prendiamo ad esempio i convegni nazionali sulla bioetica: comportano l’idea stessa che le leggi che governano la bioetica debbano essere riviste ogni cinque-sei anni. Quindi, questo significa che non ci sono più riferimenti fissi. E questo lo si può constatare in termini di disgregazione non solo della famiglia – che già di per sé riveste un’importanza considerevole – ma anche del tessuto associativo, e questo è un fenomeno generale. Le grandi ondate associative degli anni Cinquanta si sono dissolte a partire dagli anni Settanta, Ottanta. Mi sembra che sia giunto il tempo – nel prossimo decennio – di riannodare i fili: c’è la necessità di un messaggio comune e chiaro.







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