Sono trascorsi 25 anni dalla terribile carestia che ha provocato in Etiopia la morte
di oltre un milione di persone. Oggi il Paese africano è nuovamente sull’orlo del
disastro umanitario: sono almeno 6 milioni le persone che rischiano la morte per fame.
Il governo etiope ha lanciato un appello alla comunità internazionale, richiedendo
159 mila tonnellate di cibo per un totale di 121 milioni di dollari. Secondo diverse
Ong - riferisce il quotidiano Avvenire - è necessario un cambiamento di approccio
negli aiuti allo Stato africano. Non solo la comunità internazionale si deve concentrare
sui frequenti disastri, ma deve anche tentare di prevenirli costruendo ad esempio
delle dighe per raccogliere l’acqua piovana da utilizzare poi durante i periodi di
siccità. “Gli aiuti in cibo offrono risultati temporanei ed evitano la morte di molte
persone in situazioni difficili – fa notare il direttore dell’associazione Oxfam,
Panny Laurence – ma non contrastano le cause delle carestie che rendono via via più
vulnerabili le popolazioni anno dopo anno”. (A.L.)