2009-10-22 15:11:34

L'Onu sull'oppio afghano: uccide migliaia di persone e alimenta terrorismo e mafie


L’oppio afghano alimenta la tossicodipendenza, la criminalità e il terrorismo. E’ la denuncia che arriva dal rapporto “Tossicodipendenza, Criminalità e Insurrezione” realizzato dall’Ufficio Onu contro la Droga e il Crimine (UNODC), reso noto ieri. Un documento nel quale si evidenziano le conseguenze devastanti per la salute pubblica e si spiega come funziona il mercato che vale 65 miliardi di dollari. Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Sono 900 le tonnellate di oppio e quasi 400 quelle di eroina esportate dall’Afghanistan ogni anno. Un pericolo per la sicurezza e la salute dei Paesi situati lungo le narco-rotte balcaniche ed euro-asiatiche, fino all’Unione Europea, alla Russia, all’India e alla Cina. Un fenomeno che produce 15 milioni di tossicodipendenti, causa 100 mila morti all’anno, diffonde l’Aids e soprattutto – ed è questa una novità importante - finanzia mafie, ribelli e terroristi. Il rapporto Onu evidenzia ancora l’incongruenza tra l’alto volume di consumo di eroina nel mondo e il basso volume di sequestri: un problema che nasce dai mancati controlli nelle regioni frontaliere e dalla costante violazione degli accordi sul transito di merci tra Afghanistan, Pakistan, Iran. Proprio nella Repubblica Islamica si sta registrando una diffusione dell’Hiv senza precedenti, perché Teheran vanta uno dei tassi più elevati di tossicodipendenza al mondo.
 
Le Nazioni Unite si dicono preoccupate per l’aumento consistente di denaro che il traffico di droga oggi frutta ai talebani, almeno 125 milioni all’anno e che rischia di finanziare il terrorismo internazionale. “Una macchina da guerra sempre più complessa – ha detto Antonio Costa, direttore dell’ufficio Onu - e geograficamente vasta”. “I narco-cartelli – ha aggiunto - stanno annullando la distinzione tra affari ed ideologia. Il traffico di droga arricchisce sia gente dai colletti bianchi, quanto insorti dai turbanti neri”. I fondi – si legge ancora nel rapporto - servono anche a finanziare i gruppi terroristici nei Paesi vicini; i ribelli Baluchi, il Partito Islamico del Turkmenistan, il Movimento Indipendentista Islamico dell’Uzbekistan, e l’Organizzazione per la Liberazione del Turkistan Orientale in Cina.
 
Altra anomalia, segnalata dal rapporto, è che i volumi di droga sequestrata calano in percentuale quanto più le droghe si avvicinano ai mercati lucrativi dell’Europa. Ciò significa che un grammo di eroina del valore di 3 dollari a Kabul può costarne 100 a Londra, Milano o Mosca. E’ quindi fondamentale stroncare il mercato sul luogo di produzione e non su quello del consumo. Una tragedia che è essenzialmente umana perché il numero dei morti per droga supera, ad esempio, quello dei soldati della Nato uccisi in 8 anni di conflitto. E’ necessario dunque, per le Nazioni Unite, dare assistenza ai contadini per ridurre l’offerta; investire sulla prevenzione e mettere in campo misure di contrasto per spezzare il ciclo letale di criminalità organizzata e terrorismo.







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