"I cristiani siano testimoni della salvaguardia del Creato": così il Papa al Patriarca
Bartolomeo per il Simposio sull'ambiente in corso in Louisiana
Un appello ai cristiani, affinché offrano al mondo una testimonianza credibile della
responsabilità per la salvaguardia del Creato e un commosso ricordo dell’uragano Katrina.
Questo il messaggio che Benedetto XVI ha inviato ieri al Patriarca ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo I, per l’apertura a New Orleans, in Louisiana, del simposio di Religione
Scienza e Ambiente dal titolo Restoring Balance: The Great Mississippi River. A leggere
le parole del Papa, l’arcivescovo di New Orleans, mons. Gregory Michael Aymond. Poi
l’intervento dello stesso Bartolomeo I, alla presenza del cardinale Theodore Mc Carrick,
arcivescovo emerito di Washington, di mons. Alfred Clifton Hughes, arcivescovo emerito
di New Orleans, e del Patriarca ortodosso d’America, Demetrios. Il servizio della
nostra inviata in Louisiana, Giada Aquilino: “I
cristiani sono chiamati ad unirsi nell’offrire al mondo una testimonianza credibile
della responsabilità per la salvaguardia del Creato e a collaborare in ogni modo possibile
per assicurare che la nostra Terra possa conservare intatto ciò che Dio le ha donato:
grandezza, bellezza e generosità”. Affidando il suo messaggio all’arcivescovo di New
Orleans, mons. Gregory Aymond, con queste parole Benedetto XVI ha voluto salutare
il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, e i 150 partecipanti all’ottavo
Simposio di Religione Scienza e Ambiente dedicato al Mississippi. “La soluzione delle
crisi ecologiche del nostro tempo” - ha aggiunto il Pontefice - richiede necessariamente
un cambiamento profondo “da parte dei nostri contemporanei”: il Pontefice, a tal proposito,
si è detto “pienamente d’accordo” col Patriarca Bartolomeo sul fatto che “i problemi
urgenti che riguardano la cura e la protezione dell'ambiente”, toccando importanti
questioni politiche, economiche, tecniche e scientifiche, sono tuttavia “essenzialmente
di natura etica”. Citando la Caritas in Veritate, il Santo
Padre ha ricordato che la natura “è una priorità per tutti” e, come fondamento della
nostra vita, va usata “responsabilmente” e “con rispetto”. Una conoscenza del progresso
“puramente economica e tecnologica” inevitabilmente provocherà “conseguenze negative”
per individui, popoli e la stessa creazione. Uno sviluppo umano autentico - ha sottolineato
- chiama a una giustizia tra generazioni e alla solidarietà con gli uomini e le donne
del futuro, che hanno anch’essi il diritto di godere dei beni che la creazione, come
voluto da Dio, elargisce in abbondanza a tutti. Questo simposio sul Mississippi -
ha proseguito il Papa - ci ricorda quanto avvenuto a New Orleans e nelle zone vicine
il 29 agosto 2005 col devastante passaggio dell’uragano Katrina: “i miei pensieri
e le mie preghiere - ha scritto Benedetto XVI - sono con tutti coloro, specialmente
i poveri, che hanno sperimentato sofferenza, privazione e spostamenti e con quanti
sono impegnati nel lavoro paziente di ricostruzione e rinnovamento”. All’osservazione
del Pontefice, secondo cui “oggi i grandi sistemi fluviali di ogni Continente sono
esposti a serie minacce, spesso come risultato di attività e decisioni dell’uomo”,
si è riallacciato il Patriarca Bartolomeo I che, nel suo discorso, ha sottolineato
come “tutti noi abbiamo la nostra parte da giocare, la nostra responsabilità sacra”
per il domani. Perché - ha concluso il Patriarca ecumenico di Costantinopoli - “ogni
decisione, personale e collettiva, determina il futuro del pianeta”. Da New Orleans,
Giada Aquilino, Radio Vaticana.