2009-10-21 08:24:55

Siccità e fame in Guatemala: quasi 500 le vittime dall’inizio dell’anno


Sono 469 le vittime in Guatemala dall’inizio dell’anno – riferisce l’agenzia Misna - per la più grave siccità che abbia colpito il Paese latinoamericano dal 1976. Secondo i dati del ministero della Sanità, sono stati persi finora 36 mila ettari di coltivazioni di mais e fagioli, elementi base della dieta quotidiana specie tra i ‘campesinos’. E, sono oltre 400 mila le famiglie a rischio per la mancanza d’acqua e di generi di prima necessità nel Paese in tutta l’America Latina con il più alto tasso - 51% - di malnutrizione cronica tra i bambini di età inferiore ai cinque anni. Per questo a settembre il Guatemala ha dichiarato lo “stato di calamità”. La situazione più grave è quella del cosiddetto ‘corredor seco’, che copre sette dipartimenti orientali. Huité, a Zacapa, è considerato il comune più arido a fronte di politiche inefficaci e nonostante ospiti lussuose ville private con piscina che si ritiene possano appartenere a narcotrafficanti. Secondo i rappresentanti dei contadini della zona, a un chilometro di profondità nel sottosuolo è presente una falda acquifera, su un totale di ben 32 contate nel territorio nazionale, che sarebbe largamente sufficiente a garantire l’approvvigionamento di Huité e dei comuni vicini. Nel tentativo di arginare le spese per l’agricoltura, mantenendo l’umidità nel sottosuolo e favorendo le coltivazioni, nella regione si stanno portando avanti con aiuti internazionali progetti agro-forestali come la semina di Gliricidia (anche detto Madre Cacao), un albero delle leguminose usato per fissare il nitrogeno e arricchire la terra di elementi organici naturali. “Non abbiamo bisogno di assistenzialismo, ma solo di imparare buone pratiche da trasmettere a lungo termine tra i contadini” ha detto il sindaco di Huité, Esbin René Guevara. (R.G.)







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