In India la Chiesa chiede garanzie di sicurezza per le scuole cattoliche
Maggiore sicurezza per gli istituiti e i dipendenti delle scuole cattoliche. E’ quanto
chiede la Chiesa cattolica dello Jammu e Kashmir dopo alcune dispute riguardanti l’amministrazione
di diverse strutture. Le autorità religiose hanno minacciato anche la chiusura delle
scuole se non si dovesse provvedere alla loro tutela. Mons. Peter Celestine Elampassery,
vescovo della diocesi di Jammu-Srinagar, ha spiegato ad AsiaNews che “la situazione
politica nello Stato è molto instabile e c’è un clima di tensione tra le diverse fazioni”.
Un clima che tocca anche la Chiesa “nonostante essa non sia legata a nessun partito”.
Nello Jammu e Kashmir “i cristiani sono all’incirca 14mila – afferma il presule –
e rappresentano una esigua minoranza, meno dello 0,0014% della popolazione a stragrande
maggioranza musulmana”. Nonostante questo la Chiesa gestisce numerose opere nell’ambito
dell’assistenza e dell’educazione. Le scuole ospitano circa 7mila studenti per lo
più di religione islamica. Mons. Elampassery ha poi lanciato un appello all’amministrazione
affinché vigili con attenzione sui fenomeni di discriminazione che interessano le
minoranze dello Stato e soprattutto i cristiani. (B.C.)